Le speranze italiane della stagione ciclistica su strada

Il ciclismo Italiano su strada vive una doppia situazione. Se quello femminile può contare su atlete di livello e giovani promesse in crescita, quello maschile invece soffre una crisi profonda, soprattutto per le gare a tappe.

Nel 2024 i tifosi italiani possono sperare in buoni risultati da un pugno di atleti maschi: se Filippo Ganna si sta trasformando da cronoman puro a uomo da classiche (ricordiamo il podio alla Sanremo della scorsa stagione), è pur vero che l’appuntamento olimpico (strada più pista) lo potrebbe limitare nelle volate che nel scorsa stagione lo hanno visto inatteso protagonista. Stesso discorso per Jonathan Milan, miglior velocista allo scorso Giro d’Italia ma anche lui con obiettivo Parigi 2024. Per le classifiche si può sperare nella crescita di Antonio Tiberi, che dopo le difficoltà nella prima parte della scorsa stagione ha fatto una buonissima Vuelta. Qualche speranza nelle gare a tappe brevi potremmo riporla in Giulio Ciccone che lo scorso anno ha fatto la sua stagione migliore e in qualche vecchio leone (Bettiol, Trentin) nelle classiche. Sempre per le montagne occhio ai giovani Piganzoli e Pellizzari, neo-professionisti che hanno chiuso sul podio nello scorso Tour de l’Avenir.

Le donne invece dovrebbero dare più soddisfazioni: Elisa Longo Borghini ha ancora voglia di vincere classiche e gare a tappe. Elisa Balsamo, dopo il brutto infortunio dello scorso anno sembra pronta a sgomitare nuovamente nelle volate. La speranza maggiore la proponiamo nella giovane scalatrice Gaia Realini, che ha dimostrato di reggere le salite più dure al fianco delle migliori. Senza dimenticare Silvia Persico, che ha rinunciato alla stagione di ciclocross per puntare tutto sulla strada. Sempre in cerca di vittorie infine, Sofia Bertizzolo e Chiara Consonni cercheranno di arricchire il proprio palmares.

Daniele Capello

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