Legambiente, Greenpeace e WWF rispondono al premier Draghi dicendo no alla riapertura delle centrali a carbone per far fronte alla crisi del gas.
Non si è fatta attendere la risposta delle associazioni ambientaliste alla proposta circolata ultimamente della riapertura delle centrali a carbone.
Legambiente, Greenpeace e WWF la definiscono una “soluzione inammissibile”.
La controproposta è quella di utilizzare l’energia rinnovabile, “vera e l’unica garanzia di indipendenza energetica perché non dipendente da combustibili importati, ancorché fossili”, si legge in un comunicato stampa, mentre quella del gas nazionale è vista come una “soluzione falsa”.
“Le centrali a carbone – si apprende dalla nota – vanno chiuse senza se e senza ma, i tentativi dei soliti noti che cercano di riportare in auge persino il peggior combustibili fossile, un vero e proprio killer non solo del clima, ma anche della salute umana e delle attività economiche, si scontra con la sofferenza decennale degli abitanti dei territori su cui le centrali insistono”.
Francesco Natale