Uccelli simbolo della campagna tradizionale, le Allodole appartengono a un gruppo eterogeneo di volatili che comprende anche Calandre e Calandrelle. La Famiglia degli Alaudidi raccoglie diverse specie legate agli ambienti aperti, per lo più incolti ma anche coltivati in maniera tradizionale, soffrendo i trattamenti chimici e l’impoverimento dell’habitat dell’agricoltura intensiva.
In Italia vivono 13 specie di questo gruppo. La più comune è proprio l’Allodola, dal canto emesso durante un volo coreografico tipico. Ha un colore tendente al marrone chiaro screziato, corporatura snella e becco tozzo con un breve cresta sulla testa. Specie simili sono la Tottavilla, dal becco più sottile e di dimensioni inferiori e la Cappellaccia, più tozza delle due e dotata di una crestina più evidente. I caratteri più pratici per riconoscerle sono però il canto e i versi emessi. Sono presenti in quasi tutta Italia, la Cappelaccia assente nelle zone montane.
Esistono altre specie accidentali per il nostro paese: l’Allodola golagialla, probabile migratore irregolare, ha una distribuzione nord-centro europea e si distingue facilmente per la mascherina giallo-nera, più evidente nei maschi. Pochissime le segnalazioni per tre specie di origini africane, l’Allodola del deserto minore, l’Allodola beccocurvo e l’Allodola di Dupont (quest’ultima presente anche in Spagna). Sono caratterizzate da colori più tendenti al sabbia (più vivace nella beccocurvo); la Dupont è simile all’Allodola ma è più snella e con becco più lungo; la minore è di piccole dimensioni con un becco corto. La beccocurvo infine ha una struttura completamente diversa: dimensioni maggiori e, come dice il nome, un lungo becco ricurvo, nettamente superiore ai suoi simili.
Daniele Capello