Lavoro, donne a rischio discriminazione

Il luogo del lavoro è ancora un problema per le ragazze. Oltre il 50% si sente condizionata da stereotipi e retaggi maschilisti e il 20% non ha nessun modello di riferimento a cui ispirarsi

«Una ragazza su due si sente limitata, nelle scelte sul futuro, da stereotipi e retaggi maschilisti e il lavoro è percepito come il luogo più a rischio discriminazione». È quanto emerge dall’Osservatorio indifesa realizzato da Terre des Hommes e OneDay Group, che quest’anno ha coinvolto oltre 2000 ragazze adolescenti dai 14 ai 26 anni. «Più della metà delle intervistate, il 53,96%, ritiene che le scelte riguardo agli studi futuri o alla carriera lavorativa, le ambizioni e le passioni – si legge nel Documento – vengano limitate dagli stereotipi e retaggi maschilisti. Al secondo posto viene indicata l’assenza di una rete di sostegno, al terzo la mancanza di modelli a cui ispirarsi. Una mancanza sottolineata anche dal fatto che per il 20% di loro “non c’è nessun modello di riferimento” e per il 30% il principale modello è la propria mamma. In sostanza una su 2 non ha modelli esterni alla famiglia a cui riferirsi “idealmente” per progettare il proprio futuro».

Questione di gender 

«Il dossier indifesa 2022 di Terre des Hommes racconta di una situazione determinata da convenzioni oppure pressioni sociali che tendono a dare una maggiore importanza al ruolo delle donne all’interno della famiglia; dall’altro da un mercato del lavoro che privilegia l’assunzione di giovani uomini rispetto alle giovani donne, e rende difficile conciliare l’attività lavorativa con la cura dei figli». 

Francesco Fravolini

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