BOLOGNA – “In questi giorni siamo presi d’assalto. Bologna si è riempita come non mai”, ci confida un tassista intento a guidare per le vie bolognesi.
Impossibile dargli torto. Bologna è piena fino all’orlo di persone. I taxi impiegano parecchio tempo ad arrivare. Sono stati organizzati anche degli autobus (stracolmi) che collegano la stazione e il centro alla fiera in cui si è svolta, anche quest’anno, la Bologna Children’s Book Fair.
Una fiera internazionale con 1500 espositori provenienti da 100 paesi di tutto il mondo dedicata all’editoria per bambini e ragazzi. L’evento durato da lunedì 8 a giovedì 11 aprile ha visto coinvolti quasi esclusivamente operatori del settore. Nessuno spazio per i bambini al Bologna Fiere, dunque, ma in città sono stati promossi numerosi eventi con i bambini e i protagonisti della BCBF.
I corridoi e i padiglioni si sono riempiti di lavoratori di tutti i tipi delle case editrici, da giornalisti e operatori e da autori e illustratori più o meno affermati.
Alcuni, infatti, per intere giornate hanno girato tra gli stand delle case editrici in cerca di qualcuno disponibile a pubblicare il proprio libro o, perlomeno, volenteroso di ricevere i propri bigliettini da visita.
Speranze di autori e illustratori emergenti si trovano anche appiccicati in più muri dei corridoi del Bologna Fiere. “Editore cercasi”, c’è scritto su di un foglio illustrato a mano. Poi una marea di QR CODE. Alcuni riportano al portfolio, altri al sito internet dell’emergente.
Il Bologna Children’s Book Fair, oltre agli eventi e alle premiazioni, è anche questo: un luogo enorme dove coltivare i propri sogni.
Francesco Natale