L’amore delle tre Melarance

Al Teatro India il 23 luglio, ore 20:30

Esito del laboratorio realizzato in collaborazione con il L. T. I. Piero Gabrielli

by Bruno Cimino

In scena al Teatro India (Lungotevere Vittorio Gassman 1, Roma) in data unica il 23 luglio alle ore 20:30 L’AMORE DELLE TRE MELARANCE, esito del laboratorio che vede sullo stesso palcoscenico le attrici e gli attori del Corso di perfezionamento del Teatro di Roma e le ragazze e i ragazzi del Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli. Il testo di Carlo Gozzi è adattato da Roberto Gandini che firma anche la regia dell’allestimento.

L’amore delle tre melarance è la prima delle dieci fiabe teatrali di Gozzi, scritta in forma di canovaccio e rappresentata a Venezia durante il Carnevale del 1761 dalla Compagnia Sacchi. Il testo è un libero rifacimento teatrale di una fiaba raccontata nel Cunto de li cunti del napoletano Giovan Battista Basile e segue gli stilemi tipici della commedia dell’arte. La storia era in realtà solo un pretesto per dar corso a una polemica contro i due autori di teatro che in quegli anni si contendevano il primato delle scene veneziane: Pietro Chiari, rappresentato dal personaggio della Fata Morgana, e Carlo Goldoni, come Celio Mago. Come è noto Gozzi criticava la riforma teatrale goldoniana ritenendo che avesse tradito lo spirito dei comici dell’arte sostituendo al canovaccio (e quindi all’improvvisazione dell’attore) il testo teatrale tradizionale, in questo modo, secondo Gozzi, si perdeva la vitalità e la forza della tradizione comica italiana.

La rappresentazione “L’amore delle tre melarance” racconta che il principe Tartaglia, figlio del Re di Coppe, è consumato dalla malinconia: inutilmente il padre e il ministro Pantalone si prodigano per farlo guarire. Contro la guarigione tramano Clarice, Leandro e Brighella, con il sostegno della Fata Morgana. Tartaglia viene guarito e con l’aiuto di Truffaldino, scioglie l’incantesimo che teneva prigioniera Ninetta all’interno delle tre melarance e se ne innamora.

 “Credo che le trame delle fiabe teatrali di Carlo Gozzi siano un insieme di gioco, suspense e ironia che difficilmente trova uguali nella drammaturgia occidentale. Mettere in scena questa partitura, che ci arriva direttamente dall’esperienza dei comici dell’arte, ci permette di riscrivere i dialoghi, inventare canzoni e sperimentare clownerie. Raccontare fiabe, ridere insieme al pubblico, quando riesce, è in fondo una delle cose più belle del teatro”. (Roberto Gandini)

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria a scuola@teatrodiroma.net

Info

laboratoriopierogabrielli@teatrodiroma.net

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