La sua ultima partita é stata una sconfitta ma questo non intaccherà il curriculum di Roger Federer. Sabato 24 nella Laver Cup é andata in scena l’ultima partita del campione svizzero che ha regalato al tennis prestigio e attenzione mediatica. Uno dei più forti di tutti i tempi ma anche uno dei più amati dai tifosi per il suo carattere mai sopra le righe, l’eleganza impeccabile e la tecnica sopraffina in periodo di palleggiatori dal fondo. Non é un caso che i suoi migliori risultati li abbia ottenuti a Wimbledon, unico Slam sull’erba mentre solo una volta ha vinto sulla terra di Parigi.
I numeri, in uno sport di statistiche come il tennis, in fondo non mentono: 20 tornei dello slam vinti (31 finali) con il Career Grand Slam, record di 8 vittorie a Wimbledon, record di 6 ATP Finals conquistate, 28 tornei Master 1000 più altri tornei minori, 1 oro olimpico in doppio (e un argento in singolare) e l’unica Coppa Davis della storia svizzera. É stato numero 1 al mondo per 310 settimane, secondo solo a Djokovic in questa classifica. É stato un grande anche fuori dal campo, viste le numerose iniziative benefiche a cui ha partecipato e che ha creato, diventando anche ambasciatore dell’Unicef.
Purtroppo gli infortuni ripetuti non gli hanno permesso di restare al vertice negli ultimi anni. Così a 41 anni King Roger ha dato l’addio al suo mondo con una gran partita-esibizione di doppio a fianco del suo grande rivale Rafa Nadal con cui insieme a Novak Djokovic ha monopolizzato il tennis in questo nuovo millennio.
Daniele Capello