La vita perfetta di Renèe Knight

Con il suo primo romanzo, “La vita perfetta”, la scrittrice Renèe Knight colpisce nel segno regalandoci un avvincente domestic noir

“La vita perfetta”, brillante psicothriller di Renèe Knight, è uscito nelle librerie il 15 marzo 2016 edito da Piemme. È un romanzo a più voci che da subito rapisce il lettore. Con una scrittura semplice e asciutta, l’autrice britannica, al suo esordio, è capace di tenere ancorato il lettore dalla prima all’ultima pagina, grazie ad un pathos sempre crescente.

I personaggi sono ben caratterizzati emotivamente e con facilità ci si fa coinvolgere nel turbinio di stati d’animo che li contraddistingue.

Molti sono gli interrogativi che ruotano intorno ai personaggi e all’intera vicenda, in quanto siamo di fronte ad uno di quei romanzi in cui nulla è come sembra e soltanto alla fine gli eventi verranno chiariti e troveranno una spiegazione.

Ma veniamo alla trama ricca di colpi di scena.

La protagonista del libro è Catherine, una donna che ha perso il sonno e la sua serenità da quando è comparso in casa sua un romanzo dal titolo “Un perfetto sconosciuto”. Come mai questo libro è così sconcertante? Come può un libro cambiare la vita? E’ quanto successo a Catherine che nella protagonista del romanzo rivede se stessa. Il misterioso autore sembra proprio parlare di lei come se fosse a conoscenza di fatti dolorosi che la riguardavano molto da vicino, accaduti dieci anni prima.

Da quel giorno nulla è più come prima. La sua vita di film-maker di successo, con la sua bella famiglia composta dal marito Robert e figlio Nicholas, viene letteralmente sconvolta.

Tra quelle pagine è nascosto un segreto, un evento del passato mai raccontato a nessuno che la collega all’autore del libro. Purtroppo ciò che credeva essere relegato in una parte recondita della sua mente, con forza torna a galla e con effetti inimmaginabili.

Presto tutte le persone a lei care si troveranno ad affrontare una verità e una catena di eventi dagli effetti devastanti.

Siamo di fronte ad un romanzo che mostra la fragilità dell’animo umano, in molte delle sue sfaccettature. Una storia nella quale la paura fa da protagonista e dove le fratture nelle relazioni umani sono destinate a non rimarginarsi.

I segreti, anche se a fin di bene, alla fine logorano i sentimenti e i rapporti umani, anche quelli che non vengono confessati con l’intento di proteggere la famiglia e chi ci sta intorno.

Al pari di “L’amore Bugiardo” di Gillian Flynn e di “La ragazza del treno” di Paula Hawkins è un romanzo che, dopo aver scalato le classifiche in pochi giorni, ha fatto positivamente discutere.

Manuela Margilio

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