Abbiamo parlato della valle dei Re, delle Regine e dei Nobili ma com’era strutturata la tomba di un nobile del nuovo regno di Tebe?
La prima cosa che saltava all’occhio era il cortile esterno che aveva la stessa ampiezza della facciata della tomba ma di lunghezza variabile.
Sulla facciata spesso si potevano trovare una nicchia per le statue oppure coppie di steli una che conteneva la biografia del defunto e sull’altra un inno religioso.
Una volta entrati nella tomba era presente un corridoio trasversale parallelo alla facciata mentre proprio al centro di essa c’era un secondo corridoio perpendicolare al primo che conduceva alla cappella funeraria.
Sulla parete posteriore di questa stanza guardando verso la porta si trovava una statua del defunto di solito accompagnata da uno o due familiari diretti.
Tuttavia il corpo mummificato non era deposto in questa stanza, ma in un punto del suolo della tomba era posizionato un pozzo a forma rettangolare che rappresentano l’accesso alla vera camera funeraria.
Tali scavi possono essere anche molto dentro al terreno e raggiungere una profondità superiore ai 10 metri.
In fondo ad essi da una delle pareti si apriva una stanza che effettivamente conteneva i resti del proprietario della tomba.
Questa era posta su tre livelli, uno superiore, uno medio e uno inferiore, ma solo quello medio era destinato alle visite, mentre quello inferiore corrispondeva al mondo dei morti.
La tomba di solito presentava dipinti e rilievi alle pareti che avevano il potere di preservare l’esistenza del defunto e raccontavano scene di vita quotidiana o la cerimonia della sepoltura.