La Rowling è davvero stata “Cancellata” a causa della transfobia?

Nonostante l’endorsement di Vladimir Putin, che l’Occidente vorrebbe cancellare come ha cancellato J.K. Rowling, l’autrice di Harry Potter non è stata “Cancellata”, anzi, continua a fare soldi grazie al franchising “Wizarding World”.

J.K. Rowling, per decenni l’idolo di bambini e bambine di tutto il mondo, ormai da anni si è rivelata una paladina della transfobia, sottolineando più e più volte come, secondo lei, le donne transessuali non sarebbero vere donne e/o sarebbe un altro di quei casi in cui gli uomini travalicano in ambiti “femminili”.

Ora, al di là delle sue idee personali ferme al dopoguerra, l’accusa che viene fatta a…a non so cose, è che la Rowling sia stata “Cancellata” per queste sue idee. Senza approfondire la discesa nel ridicolo delle accuse di cancellazione a destra e a manca, la risposta è semplice: No, non lo è stata.

La Rowling è su Twitter ogni giorno, tutti i giorni, a sottolineare le sue idee retrograde. Dall’inizio di Aprile 2022 è al cinema “Animali Fantastici – I Segreti di Silente”, terzo film della sua nuova trilogia che, seppur meno di successo dei precedenti, serve a mandare avanti l’enorme macchina stampa denaro del Wizarding World, come ha dichiarato Jeff Goldestein, presidente della distribuzione statunitense della Warner Bros, a The Wrap:

“Animali Fantastici è sempre stato concepito come soltanto un pezzo di un disegno più grande per costruire il Wizarding World. Sebbene i numeri per ‘I segreti di Silente’ siano più bassi dei precedenti film, continuiamo a credere che la serie abbia svolto il suo lavoro nel tenere il Wizarding World vivo nella mente delle persone e siamo soddisfatti dai risultati avuti con i parchi a tema, i negozi, altri prodotti ed esperienze”.

Quindi, ricapitolando, J.K. Rowling è libera di dire su Twitter tutto quello che vuole e continua a guadagnare molto bene con il suo lavoro. Le lamentele di cancellazione, come al solito, fanno parte della narrazione conservatrice sul “Non si può dire più nulla”, senza sottolineare, tuttavia, che quello che si vuole davvero è il poter dire qualunque cosa senza conseguenze.

Tutti possiamo dire qualunque cosa, fortunatamente. Tuttavia, poi sta al mondo giudicarci per quello che diciamo. Ed è questo che, evidentemente, non piace. 

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