La Pompei della Puglia’ verrà finalmente integralmente portata in superficie: Herdonia sarà un parco archeologico

Il sito archeologico di Herdonia, ribattezzato la Pompei della Puglia, è un importante sito archeologico che ha subito una storia travagliata in seguito alla sua scoperta. Si trova nella Daunia, su una collina a sud- ovest dell’attuale Ordona, in provincia di Foggia e fu scoperto nel 1962 dall’archeologo Joseph Mertens. Si tratta di un abitato risalente al IV-III secolo avanti Cristo e poi diventato municipium romano, che vede la sua fortuna nella posizione strategica tra le vie Traiana, Eclanense e via per Venosa. Il centro raggiungense la sua massima fortuna durante l’età imperiale.

Le testimonianze di epoca dauna, romana e medievale, continuarono ad emergere sino a tutto il 2000 per essere poi bloccate da un contenzioso tra Mibact e proprietari dei terreni sui quali sorgeva l’antica Herdonia, con i suoi affreschi, le terme, il foro, la necropoli, da allora in poi consegnata all’abbandono.

Questa battaglia fu in parte sanata quando nel 2014 il Ministero riuscì ad acquisire parte della proprietà, a fatica, ma solo oggi prendono inizio i lavori di restauro e valorizzazione della parte “libera” di Herdonia che consentirà l’accesso e il collegamento del sito con il centro abitato di Ordona e con il museo.

Finalmente i lavori finalizzati alla tutela e alla conservazione del bene, saranno di qui in poi di esclusiva competenza della Soprintendenza che ne assumerà la direzione scientifica, il coordinamento della progettazione e la direzione lavori per un importo complessivo di un milione e 700 mila euro provenienti dalla programmazione del ministero della Cultura.

Ma il progetto ha una visione molto più ampia: “Ci avviamo verso una nuova stagione del parco archeologico di Herdonia – commenta l’architetta Guarnieri – L’ambizione è di attivare, attraverso l’apertura al pubblico del Parco, un processo di valorizzazione del territorio con la messa in rete dei molteplici attrattori culturali che si trovano lungo il percorso della via Appia, oggetto a sua volta di progetti di recupero e valorizzazione, promossi nell’ambito dell’iter di candidatura della Regina Viarum alla lista del patrimonio mondiale Unesco. Non vogliamo creare cattedrali nel deserto, per questo ci stiamo attivando anche con l’Università di Foggia e con altri soggetti, per disegnare insieme il futuro di Herdonia, un parco ancora ‘vergine'”.

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