La piramide di Chefren

La piramide di Chefren IV, sovrano della IV dinastia, è il monumento sepolcrale eretto dallo stesso Chefren, nella piana di Giza, durante l’antico regno, ed è denominato Wr Kafre, ossia, “grande è Kafre”.

Essa è la seconda piramide in grandezza, dopo quella del padre Cheope, ed è costruita con grandi blocchi grezzi e irregolari, disposti con scarsa precisione nella metà inferiore, mentre verso la sommità, questi appaiono disposti in maniera più uniforme.

Questa piramide, però, appare più alta di quella di Cheope, perché è stata costruita su uno zoccolo di roccia alto 10 metri.

È l’unica piramide delle tre del complesso funerario di Giza a conservare sulla sommità una parte della copertura in calcare bianco che, originariamente, ricopriva l’intera struttura, mentre la base è rivestita di granito rosso e grigio di Assuan.

La piramide Chefren presenta due ingressi: uno a livello del suolo, usato per le visite; un altro a circa 12 metri di altezza, questo secondo ingresso è dovuto ad un cambiamento del progetto iniziale.

Una volta entrati nella struttura, si procede per una discesa lunga una trentina di metri, che conduce ad un corridoio orizzontale che termina con la camera funeraria, purtroppo rimasta incompiuta.

L’unico arredo funerario ritrovato all’interno è un sarcofago di granito rosso, privo di iscrizioni e spezzato, e al momento della scoperta, aveva vicino delle ossa di bovino.

Ci sono poi due appartamenti, con un corridoio orizzontale, collegato al primo e una grande camera, destinata a magazzino o a raccolta di offerte funebri.

Anche la piramide di Chefren fu violata già nell’antichità e alcuni suoi blocchi furono usati per costruire il tempio di Eliopoli.

Fu aperta e chiusa numerose volte, ma già in epoca cristiana l’interesse nei suoi confronti fu minore, rispetto alla piramide di Cheope, indubbiamente più prestigiosa.

Benedetta Giovannetti

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