La Gazza marina (Alca torda) frequenta regolamente le coste marine
italiane in periodo postriproduttivo ma in questo fine 2022 stiamo assistendo
a una vera e propria invasione. Se normalmente la stima di individui
svernanti nelle nostre acque si aggira sulle decine, probabilmente poco più di
un centinaio, in queste ultime settimane le gazze marine sì vedono quasi
ovunque in numeri mai registrati e con numerose nuove zone di comparsa.
In particolare nel Mar ligure i numeri di quest’anno sono da capogiro, come
riportato in molti report nelle liste locali e nazionali di birdwarching e
relativi gruppi Facebook (Liguriabirding e EBN). Gli individui sono stati
osservati in molti zone costiere della regione, alcuni di questi a pochi metri o
addirittura vicino alla riva, mentre in un’escursione al largo sono stati
segnalati circa 300 individui, fatto che fa pensare che le decine di individui
visti vicino riva possano essere la minima parte della popolazione presente
nelle nostre acque. Inoltre ci sono stati vari avvistamenti nelle aree piu
meridionali come Ischia, Calabria e Messina dove non era mai stata
segnalata. Purtroppo sono stati rinvenuti anche diversi individui morti sulle
spiagge, perlopiù giovani dell’anno: non si conoscono ancora le motivazioni
ma si immagina denutrizione o ingerimento di ami.
La Gazza marina nidifica sulle scogliere dell’Atlantico settentrionale dove
vive perlopiù in acqua. Ha le dimensioni di un Gabbiano comune ma con ali
molto più corte e l’aspetto di un piccolo pinguino.
La Stazione Zoologica “Anton Dohrn” ha attivato un progetto di raccolta
dati tramite Citizen science: i dettagli sono nella loro pagina Facebook.
Per approfondire:
https://www.facebook.com/photo?fbid=466013469039875&set=a.26585394 2389163
Daniele Capello