La mummia di Ramses

Dopo sessantasei anni di governo il grande Faraone Ramses passò a miglior vita e venne sepolto nella tomba della Valle dei Re fino alla XXI dinasta quanto i sacerdoti di Amon decisero di nascondere altrove le mummie onde evitare che venissero distrutte dai saccheggiatori d tombe. 

Questa strategia funzionò, infatti il nascondiglio fu scoperto solo nel 1881 e le sue mummie furono esposte al Museo Egizio del Cairo. 

Tuttavia con il passare degli anni la scarsa manutenzione e l’umido prodotto dai visitatori trasformò la vetrina in cui era esposta la mummia del sovrano in una serra provocandone il deterioramento. 

Scoperta la causa la mummia fu mandata a Parigi dove, dopo essere stata ricevuta con gli onori di un capo di Stato fu curata per un fungo che si alimentava della carne e che venne estirpato per poi sterilizzare la mummia e chiuderla in un’urna ermetica onde evitare rischi nell’esposizione. 

Questo permise anche di studiare meglio la figura del faraone che risultò essere di 15 cm più alto di tutti gli uomini egizi (1,75 m) con una spiccata chioma rossa come quella del Dio Seth. 

La morte lo colse a 95 anni ma la mummia evidenzia che da più di 20 anni aveva problemi a muoversi a causa di una brutta artrite anchilosante all’articolazione dell’anca, aveva una dentatura estremamente compromessa con carie e denti consumati fin quasi alla radice e numerosi ascessi.

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