Viene ampiamente prodotta e usata ma non è ancora stata provata la sua validità scientifica.
Gli Italiani che fanno affidamento sulla medicina omeopatica sono ormai moltissimi. Alla sua base ci sono tre principi fondamentali: il simile cura il simile; la diluizione infinitesimale; la dinamizzazione tramite scuotimento. Il primo è determinato dall’idea che facendo entrare il corpo a contatto con una piccola quantità di sostanza che genera gli stessi sintomi della malattia di cui soffre, questo tenderà a guarire. Il secondo, invece, si basa sulla convinzione che il rimedio omeopatico debba essere preparato con un processo di diluizione progressiva della soluzione contenente la sostanza curativa fino a far sì che di essa ci siano solo quantità infinitesimali. Il terzo, si fonda sull’idea che lo scuotimento del liquido genera un’attivazione del principio curativo del rimedio in esso contenuto anche se in quantità piccolissime.
L’omeopatia è ancora attualmente priva di qualsiasi credibilità scientifica. Sono state numerose le ricerche volte a provare la fondatezza dei suoi principi e hanno tutte avuto esito negativo. Una delle più famose è quella operata da tredici ricercatori dell’Università Paris-Sud sotto la guida di Jacques Benveniste. Questi pubblicarono sulla rivista scientifica “Nature” un articolo in cui dichiaravano di aver trovato una prova concreta inerente la validità dell’omeopatia nella così detta “memoria dell’acqua”. Cioè nella scoperta capacità dell’acqua di mantenere memoria del principio attivo che era presente in essa prima della diluizione infinitesimale. La pubblicazione dell’articolo è stata però accordata dal direttore della rivista, John Maddox, a patto che l’esperimento fosse ripetuto in un secondo momento con la supervisione di un’equipe di studiosi da lui inviata. Una volta che questi furono giunti sul posto, non solo scoprirono che l’esito degli esami era assolutamente fasullo, ma anche che due dei ricercatori erano stipendiati con fondi dispensati da una nota ditta produttrice di rimedi omeopatici.
Gli italiani che fanno uso di rimedi omeopatici pare siano circa 7,5 milioni. La medicina omeopatica però, malgrado i tentativi di provare la sua validità siano stati davvero numerosi, è ancora completamente priva di qualsiasi fondamento scientifico.
Glenda Oddi
Bibliografia:
– Maddox J., Randi J., Stewart W., “High-dilution experiments a delusion”, in “Nature”, Vol.333, p.818, 1988.