La llorona, leggenda o uno dei primi casi di infanticidio?

 La Llorona è uno spettro del folclore dell’America Latina che, secondo la tradizione orale, si presenta come un’anima in pena di una donna che ha ucciso o perso il figlio e che è alla vana ricerca di esso, le urla spaventano chi la vede e la sente. 

La sua storia varia da folklore a folklore nel caso di quello messicano è uno spirito che terrorizza i bambini manifestandosi a volte compassionevole a volte collerico. 

Pare che la sua storia risalga a prima della caduta degli Aztechi quando una bellissima vedova era in difficoltà a mantenere e crescere i suoi bambini a causa dello stato di povertà in cui si trovava.

Un giorno si narra che la donna conobbe un giovane abbiente di cui si innamorò e riversò su di lui tutte le speranze di una vita migliore per lei e per la sua prole. 

Le speranze però furono presto rese vane quando l’uomo non avendo nessuna intenzione di legarsi ad una donna vedova e con figli, la lasciò. 

L’abbandono e la sua povertà resero la donna folle e perdendo il controllo della propria mente e di se stessa annegò i figli nel Rio bravo. 

Rinsavita subito dopo l’insano gesto la donna corse tutta la notte gridando e strappandosi i capelli cercando disperatamente i propri figli. 

Non li trovò mai e lei stessa subì la stessa loro sorte, se per mano propria o per vendetta della folla questo ancora non è chiaro. 

Il suo fantasma fu avvistato per la prima volta intorno al 1550 quando gli abitanti sentirono le sue urla e videro lo spettro correre su e giù per il fiume alla ricerca della prole. 

Le sono inoltre stati attribuiti numerosi casi di annegamento nel Rio Bravo tanto che ancora oggi si sussurra il suo nome quando un annegato viene trovato sulla riva del fiume. 

Articoli simili

Quasi un letargo..

Claudio Achia pittore tra lockdown e resilienza

L’ OFF/OFF THEATRE RIBALTA PROSPETTIVE