La Sardegna è luogo di leggende e fiabe, una di queste riguarda l’isola di Tavolara, caratterizzata da un territorio montagnoso e da una storia particolare riguardo alla sua appartenenza. La sua superfice è davvero ridotta e su di essa non vi è neanche un hotel ma, secondo la leggenda, ospitò la più piccola monarchia del mondo.
Il reame nacque nel 1807, quando Giuseppe Bertoleoni, mezzo pirata e mezzo marinaio di origine genovese, che aveva sposato due sorelle, per sfuggire all’accusa di bigamia, trovò riparo sull’isola e ne divenne il primo abitante. Qui rinvenne numerosi esemplari di una particolare specie di capre, i cui denti avevano una straordinaria colorazione dorata, a causa delle alghe e dei licheni che mangiavano.
La notizia giunse alle orecchie del re di Sardegna, Carlo Alberto, che si recò in loco, con l’intenzione di cacciarne alcune.
Sull’isola, fu accolto dal figlio di Giuseppe, Paolo, ormai ventenne, che si presentò sfacciatamente come “re di Tavolara”.
La sua piacevole compagnia e il divertimento della caccia convinsero il re a riconoscere Tavolara come reame indipendente, attraverso uno scritto su pergamene reale.
I Bertoleoni inventarono così uno stemma di famiglia e lo dipinsero sulla loro casa.
La storia della piccolissima monarchia di Tavolara si diffuse rapidamente e divenne presto nota ai più, tanto che la regina Vittoria, che collezionava le foto di tutti i monarchi del mondo, volle a Buckingham Palace anche un ritratto dei Bertoleoni e lo contrassegnò con la scritta: “il più piccolo reame del mondo”.
L’indipendenza dell’isola ebbe fine con l’istallazione della base NATO nel 1962, anche se in realtà, la sua autonomia e la presenza della monarchia non avevano mai avuto un pieno e ufficiale riconoscimento. Ancora oggi, i Bertoleoni continuano ad essere gli unici abitanti di Tavolara e tuttora, ne rivendicano il possesso.
Glenda Oddi