La Giornata mondiale dell’ambiente

elimina l’inquinamento della plastica. Riciclo, riuso e riduzione, le tre parole d’ordine

Il pianeta non ha un piano B. Sembra sempre più vero, e il piano A diventa sempre più pericolo.

Nasce così la giornata dell’ambiente e si celebra in tutto il mondo con decine di migliaia di inziative ma con uno slogan comune: “elimina l’inquinamento della plastica” e tre parole d’ordine: riciclo, riuso e riduzione. La Giornata, indetta dall’Onu, il 5 giugno è arrivata alla sua cinquantesima edizione e proprio sabato, al termine di una lunga sessione, si è concluso l’International Negotiating Committee (INC) dell’Onu al quale hanno partecipato 175 paesi approvando la realizzazione di una bozza di accordo sull’abbattimento della plastica che sarà esaminata a novembre a Nairobi, con l’obiettivo di un trattato finale entro il 2024.

Il monito di mattarella “servono scelte radicali”.

Fino a 22 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica entrano in mare e altrettanti sono abbandonati sulla terra ogni anno, in gran parte plastica monouso, e l’Italia è tra i peggiori Paesi inquinatori che si affacciano sul Mediterraneo.

A lanciare l’allarme è il Wwf nella Giornata mondiale dell’ambiente dedicata quest’anno all’emergenza plastica.

Nel report “Plastica: dalla natura alle persone. È ora di agire”, l’associazione ambientalista indica che “l’inquinamento da plastica in Natura ha superato il ‘limite planetario’ oltre il quale non c’è la sicurezza che gli ecosistemi garantiscano condizioni favorevoli alla vita”. La ong chiede al governo “di estendere la raccolta differenziata ai prodotti in plastica di largo consumo”. 

Piuttosto allarmanti anche i dati forniti da Legambiente, che riguardano il clima. In Italia dall’inizio 2023 gli eventi climatici estremi sono aumentati del 135% rispetto a quelli di inizio 2022. Da gennaio a maggio, sono stati 122 contro i 52 degli stessi mesi del 2022. Gli allagamenti da piogge intense sono la tipologia che si è verificata con più frequenza con 30 eventi contro i 16 dei primi 5 mesi del 2022, segnando così un +87,5%. Le regioni più colpite sono: Emilia Romagna, Sicilia, Piemonte, Lazio, Lombardia e Toscana.

Continuerai a gettare ancora la cicca di sigaretta per terra o la plastica nell’indifferenziata?

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