Acquaviva Picena è un curatissimo borgo del Piceno a pochi chilometri dalla famosa Riviera delle Palme di San Benedetto del Tronto, adagiato sulla dorsale di un’altura da cui la vista spazia all’infinito. La sua storia, così come suo nome, è legata alla Fortezza medievale costruita dopo l’anno Mille dalla potente famiglia Acquaviva, composta da audaci mercenari e abili uomini politici che confluirono nella casata dei d’Aragona di Napoli.
È una possente, ma elegante rocca che domina tutto l’abitato e guardandola si ha già il sentore di incontrare cavalieri pronti per qualche assedio. L’intero monumento è completamente visitabile in ogni suo angolo e per meglio raccontare la sua lunga e affascinate storia si avvale di moderne tecnologie multimediali che rendono la narrazione ancora più accattivante e adatta a tutti, dai bambini agli adulti.
Da una prima rudimentale fortificazione eretta prima dell’anno Mille, si sviluppa la Fortezza voluta dagli Acquaviva che approfitta del dirupo naturale per innalzare una roccaforte composta da un alto mastio ottagonale che guarda verso il mare, un altro torrione di guardia verso i monti Sibillini e due torrioni più piccoli ai lati opposti. All’interno una grande piazza d’armi, mentre attorno un tempo c’era un profondo fossato perimetrale, oggi interrato, da attraversare con il ponte levatoio.
All’epoca le mura erano alte e perpendicolari al terreno e solo dopo l’introduzione dei cannoni vengono scarpate per resistere meglio alle nuove armi che utilizzano la polvere da sparo. Per lo stesso motivo il poderoso mastio da ottagonale diventa rotondo: così i proiettili scivolano e non danneggiano la superficie. Questo profondo ammodernamento è stato progettato da Baccio Pontelli che pur tenendo conto dell’uso militare del forte ha ingentilito le mura con bianchi beccatelli che conferiscono eleganza e maestosità.
Oggi il fossato non c’è più e al posto del ponte levatoio c’è una scenografica pedana in mattoni che parte dalla piazza esterna e, salendo, conduce al vecchio portone di ingresso. Tutta la cinta muraria e i torrioni sono percorribili, mentre il mastio, salendo di piano in piano, raccoglie testimonianze del popolo Piceno con un piccolo ed accurato museo in cui spicca il grande anellone di bronzo tipico dei Piceni e una narrazione multimediale, con proiezioni murali, che racconta l’evoluzione storica e architettonica della Fortezza. Salendo i grossi gradoni di pietra elicoidali si giunge in cima al mastio che è un grande balcone circolare da cui si vede il mare e tutti la catena dei Sibillini, ma se si incorre una giornata limpida si scorge anche la cima del Gran Sasso.
Per chi vuole osare e partire per un mirabolante viaggio nel tempo e nello spazio ci sono a disposizione i Visori a 360° per la Realtà Virtuale che in 6 minuti vi riportano nel passato e vi faranno vedere tutte le fasi di costruzione ed evoluzione architettonica della Fortezza catapultandovi al centro di due veri assedi militari: uno del 1300 e l’altro, con le armi da fuoco, del 1500.
Ogni anno, ad agosto, la Fortezza è protagonista della grande rievocazione storica Sponsalia; un vero banchetto medievale per ricordare le nozze avvenute nel 1234 tra Forastéria d’Acquaviva e Rinaldo di Brunforte, feudatari dell’imperatore Federico II di Svevia, con un mirabolante finale di fuochi pirotecnici che sembrano incendiare la Fortezza.
Per informazioni sulla visita alla Fortezza Medievale ed Acquaviva Picena: https://fortezzadiacquavivapicena.com
Federica Candelaresi