La formica di fuoco in Italia

L’arrivo della formica di fuoco (Solenopsis invicta) in Italia nel 2023, ha sollevato preoccupazioni notevoli sia per l’ecosistema locale, sia per la salute pubblica e l’economia. Originaria dell’America meridionale, questa specie invasiva è nota per la sua aggressività, la capacità di adattamento e l’impatto negativo su molteplici fronti.

Caratteristiche della formica di fuoco

La formica di fuoco è facilmente riconoscibile per il suo colore rossastro e le dimensioni variabili, con le operaie che misurano da 2 a 6 mm. Queste formiche costruiscono nidi a forma di cupola nel terreno, spesso in aree soleggiate, e sono note per la loro rapidità nel difendere aggressivamente il nido se disturbate. Le loro punture sono dolorose e possono causare reazioni allergiche severe, incluso lo shock anafilattico in casi estremi.

La presenza della formica di fuoco rappresenta una minaccia notevole per la biodiversità locale. Competono con le specie autoctone per cibo e habitat, causando un declino nelle popolazioni di altri insetti e piccoli animali. In agricoltura, possono attaccare colture e animali da allevamento, con conseguenti perdite economiche. 

Inoltre, possono danneggiare infrastrutture come i cavi elettrici, provocando interruzioni di corrente e successivi costi di riparazione.  La formica di fuoco, detta anche formica guerriera è stata inserita dagli specialisti della IUNC (Unione internazionale per la conservazione della natura) nell’elenco delle 100 tra le specie invasive più dannose al mondo.

 Misure di controllo ed eradicazione in Italia

L’Italia ha immediatamente riconosciuto la gravità dell’invasione della formica di fuoco e ha avviato una serie di misure per contenerne la diffusione e cercare di eradicarla.

Sono stati avviati programmi di monitoraggio per identificare e mappare le colonie di formica di fuoco. Questo ha incluso l’uso di esche attrattive e trappole poste in aree strategiche per rilevare la presenza di questi insetti.

Sono stati utilizzati insetticidi specifici per colpire le colonie di formiche di fuoco. Questi trattamenti sono stati applicati in modo mirato per ridurre l’impatto su altre specie e sull’ambiente.

È stata avviata una campagna di sensibilizzazione per informare il pubblico sui rischi associati alla formica di fuoco e su come riconoscerla. La collaborazione con i cittadini è stata fondamentale per segnalare tempestivamente nuove infestazioni.

Le autorità del nostro paese hanno collaborato con esperti internazionali e istituzioni di ricerca per sviluppare strategie di controllo più efficaci e condividere conoscenze sulle migliori pratiche per affrontare l’invasione.

Misure preventive sono state adottate nei porti e negli aeroporti per controllare e limitare l’introduzione di nuovi individui della specie, tramite ispezioni rigorose e il trattamento di merci potenzialmente infestate.

L’arrivo della formica di fuoco in Italia è un chiaro esempio di come le specie invasive possano avere impatti devastanti su scala locale e nazionale. Sebbene le misure di controllo ed eradicazione siano complesse e costose, la tempestiva risposta delle autorità italiane rappresenta un passo cruciale nella gestione di questa minaccia. Il continuo monitoraggio, la ricerca scientifica e la collaborazione internazionale saranno essenziali per proteggere l’ecosistema italiano e minimizzare i danni causati da questa specie “aliena“.

By Rosa Maria Garofalo

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