Uno studio pubblicato su “Physics of Fluids”, condotto dagli scienziati della King Abdullah University of Science and Technology, ha studio le complessità fisiche legate alla frittura perfetta. Lo studio è stato guidato da Tadd Truscott e ha studiato le bolle che si formano quando le goccioline d’acqua entrano in contatto con l’olio bollente.
Gli studiosi hanno scoperto che ogni piccolo dettaglio può influenzare la frittura, come l’acqua assorbita dagli strumenti utilizzati per girare il fritto (gli utensili in legno), il materiale degli stessi utensili. Un esperimenti è anche stato effettuato studiando un piccolo pezzo di carta inumidito e immerso nell’olio o delle piccole gocce d’acqua in continua caduta nell’olio.
Lo studio è stato effettuato con una telecamera ad alta velocità e un microfono ad alta sensibilità che sono riusciti a registrare le forme delle varie bolle d’acqua:
“Abbiamo individuato tre tipi di bolla, una ‘di esplosione’, che si forma quando la goccia d’acqua entra in contatto con l’olio e subisce una microesplosione a causa dell’improvviso aumento della temperatura. In secondo luogo abbiamo osservato casi di bolle piu’ allungate, che possono esplodere senza rompere la superficie. Da ultimo, abbiamo evidenziato le bolle ‘oscillanti’, che si formano quando la goccia scivola via e viene rapidamente sommersa nell’olio bollente”.