Ad Alessandria il Capodanno si festeggia il 31 agosto, come inizio di una nuova fase della vita
In una tranquilla città del Piemonte, il Capodanno si festeggia con 30 gradi di calore e con l’abbronzatura ancora calda sulla pelle. Eh sì, perchè da vent’anni ad Alessandria l’inizio del nuovo anno, quel voltar pagina per iniziare nuove avventure di vita (di lavoro, di scuola e di tran tran quotidiano) non lo si individua col 31 dicembre, bensì con il 31 agosto.
E’ per questo che nel 2004, Monica Moccagatta, la titolare di una vineria nel centro storico di Alessandria, ha ideato, insieme a pochi altri collaboratori, come lei non avari di fantasia, l’iniziativa di festeggiare la fine dell’estate e l’inizio della nuova stagione, con tanto di banchetti, cenoni e brindisi di mezzanotte, proprio come a San Silvestro.
Vent’anni fa, sembrava una di quelle iniziative destinate a durare un anno, massimo due, per poi essere archiviata. Invece, a distanza di tanto tempo, non solo il Capodanno Alessandrino continua ad essere festeggiato, ma ogni anno riserva sempre qualcosa di più e di nuovo rispetto all’anno precedente.
Il 31 agosto, dal pomeriggio, il centro città si riempie di tavoli e banchetti all’aperto, con aperitivi, cene, tanta musica e divertimento. Da un po’ aderiscono anche locali (ristoranti, bar e birrerie) fuori dal centro della città. Ogni Capodanno è legato ad un tema, in questo ventennale il protagonista assoluto sarà il “Futuro”, visto non tanto come la voglia di progresso e di tecnologie avanzate, quanto come l’attenzione verso chi, nel futuro, sarà il protagonista, ovvero i bambini e le bambine. Saranno i più piccoli i veri attori dell’edizione 2024, infatti la locandina è proprio dedicata ai bimbi e c’è il suggerimento di vivere la città con i colori azzurro e rosa.
Gli esercenti di via Dante, altra strada del centro, hanno deciso di festeggiare questo strano Capodanno all’insegna del raduno di motociclette e dell’esposizione di disnosauri gonfiabili illuminati.
“Quando vent’anni fa ho sentito parlare di un Capodanno organizzato da qualcuno il 31 agosto, addirittura patrocinato dal Comune, ho pensato che ad Alessandria si stava dando troppa corda a gente un po’ fuori di testa -ci confida un quarantenne alessandrino ormai fedele partecipante all’evento- ma già dopo la prima edizione mi sono dovuto ricredere; è uno dei rari momenti in cui la città si anima e scende volentieri per le vie del centro farcendo le ore piccole”.
Altri alessandrini “scovati” a prendere il fresco nella popolare Piazza Ceriana, al quartiere periferico del Cristo, ammettono che, “effettivamente il transito dal 31 dicembre al 1 gennaio rappresenta un passaggio più simbolico che pratico, visto che dopo l’Epifania continui gli impegni che avevi lasciato alla vigilia di Natale. Invece la fine dell’estate e l’arrivo di settembre, se da un lato può diventare qualcosa di triste, pensando all’inizio delle scuole, al ritorno al lavoro e alle beghe quotidiane, per molti, soprattutto per i giovani, è un momento caratterizzato da un profondo cambiamento e dalla voglia di fare qualcosa di diverso”.
Non è un caso, infatti, che, solo per fare un esempio, molte associazioni di volontariato registrano l’arrivo di nuovo personale proprio nel mese di settembre, quando sono molti ad elaborare la voglia di iniziare a svolgere un’attività nuova (e utile).
Come sempre il Capodanno Alessandrino sarà anche l’occasione per dare spazio alla solidarietà, con la raccolta fondi per l’Ail, l’Assocaizone contro leucemie-linfomi e mieloma.
Quindi, il 31 agosto, perchè non prendere l’automobile e andare a festeggiare il Capodanno ad Alessandria?