La Dea Bastet è una divinità egizia appartenente alla religione dell’antico Egitto e venerata già a partire dalla II dinastia. Con il nome di Bast era originariamente la dea della guerra del Basso Egitto, poi con l’unificazione delle due culture, quella dell’alto e del basso Egitto, assunse le sembianze di un gatto con ruoli miti e protettivi.
Era una delle divinità più importanti dell’antico Egitto, dea della casa, dei gatti, delle donne, della fertilità e delle nascite.
Dal periodo arcaico a nuovo regno Bastet era rappresentata come leone o come donna dalla testa di leone, ed era immaginata sia come madre protettiva che come terribile vendicatrice.
Con l’avvento del nuovo regno, Bast divenne Bastet e la sua immagine passò dall’essere una leonessa all’immagine più protettiva e rassicurante di un gatto, e siccome le mamme gatte sono molto protettive nei confronti dei cuccioli, Bastet fu vista come una buona madre tanto che un amuleto di Bastet attorniata da cuccioli era molto in uso tra le donne che desideravano diventare madri.
Con la dinastia tolemaica Bastet subì un ulteriore cambiamento, poiché i faraoni tolemaici adattarono le credenze tradizionali dell’Egitto alla loro personale cultura greca, diventando simile ad Artemide la dea greca della luna tano che in quel periodo fu resa sorella di Horus che nel periodo tolemaico appunto era identificato come Apollo, fratello di Artemide.
Quando la dinastia tolemaica cadde e Roma prese il loro posto l’interpretazione latina delle divinità egizie rimase conforme a quella greca e fu solo con l’avvento del Cristianesimo e dell’Islam poi che si persero le vestigia delle antiche credenze egizie.
Benedetta Giovannetti