Riconoscere le somiglianze per proteggersi
Sapevate che esiste una correlazione sorprendente tra le tecniche manipolative utilizzate dai partner violenti e dai leader delle sette? In questo articolo, per quanto breve, esploreremo da vicino le dinamiche di manipolazione in entrambi i contesti, scoprendo come la coercizione, la menzogna, il linguaggio di appartenenza e le tattiche manipolative creino legami tossici e dannosi.
“Nel suo libro Cultish: The Language of Fanaticism , Amanda Montell discute alcune delle sue sorprendenti scoperte sui modi in cui il linguaggio può manipolare …Una delle scoperte più umilianti che ho fatto nella mia ricerca per il libro è stata quanto siano simili le tecniche di manipolazione tra leader di setta e partner violenti. Una relazione tossica è, per molti versi, un culto”
– da “Cultish: Techniques of Manipulation” in “Psychiatric Times” – 31 Gennaio 2022 (Traduzione mia dall’inglese)
Sia i partner violenti che i leader delle sette si servono della coercizione come mezzo per controllare le persone che hanno sotto la loro influenza. La coercizione può assumere diverse forme, dalla minaccia fisica o emotiva alla pressione psicologica. L’obiettivo principale è quello di costringere le persone a conformarsi alle richieste del manipolatore, anche a discapito della loro volontà o dei loro desideri, nascondendo la verità. Questo viene fatto per mantenere un controllo totale sulla persona manipolata. In questo tipo di relazione, caratterizzata da una dipendenza malsana, il manipolatore si presenta come un individuo autorevole e amorevole. Tuttavia, è fondamentale comprendere che questa apparente autorità e “amore” sono solo strumenti tattici utili a sfruttare le vulnerabilità del manipolato. Questo fenomeno è conosciuto come “manipolazione psicologica oscura”, in quanto coinvolge un’azione sottilmente dannosa che mira a mantenere il controllo sulla vittima:
“La psicologia oscura è una serie di tecniche e strategie applicate da una persona con l’intenzione di raggiungere i propri obiettivi, indipendentemente dal fatto che debbano manipolare altre persone… è il fenomeno con cui le persone usano tattiche di motivazione, persuasione, manipolazione e coercizione per ottenere ciò che vogliono” – cit. “Haking della Mente – Manipolazione Mentale e Psicologia Oscura” di Kevin J.
Allen“, pag 14,15
Un elemento comune nella manipolazione, sia dei partner violenti che dei leader delle sette, è l’utilizzo del linguaggio (sia verbale che non verbale) per creare un senso di appartenenza. Attraverso parole e gesti, che trasmettono un’illusione di unità e solidarietà, si crea una dipendenza emotiva e psicologica nelle persone manipolate. Questa strategia rende estremamente difficile per le vittime distaccarsi dal manipolatore o dal gruppo, poiché vivono nella costante paura di perdere questo legame, che è nato e si è costruito attraverso un’altra tecnica conosciuta in psicologia come “Lovebombing”:
“Soprattutto durante il primo periodo, la donna viene adorata, riempita di lusinghe, di attenzioni, con la capacità di far sentire unici, compresi, accettati …viene posta al centro dell’attenzione, qualsiasi cosa faccia e dica viene elogiata, la si fa sentire una persona prescelta e speciale, come fosse unica: nessuna è uguale a lei, brava come lei, ha le sue qualità. Essi lusingano, seducono verbalmente e con contatti corporei carichi di (falso) affetto, baci, abbracci, carezze, coccole. L’interesse dimostrato appare genuino. Lo scopo principale è, come accennato, creare un legame affettivo, soprattutto fiducia.” – cit. “Violenza psicologica e tecniche di manipolazione” in “Psiconline”, 26 Gennaio 2020
Lovebombing che è un fenomeno che riconosciamo sia in rapporti privati che in chi aderisce a culti abusanti. Parliamo dunque di relazioni che sono intrinsecamente tossiche e dannose per le persone coinvolte, dove le tattiche manipolative sfruttano l’amore ossessivo del patner/adepto per controllarlo.
Riconoscere le dinamiche di manipolazione sia dei partner violenti che dei leader delle sette è fondamentale per proteggere le persone e prevenire situazioni dannose. È importante educare le persone sulle tattiche manipolative utilizzate in entrambi i contesti e promuovere la consapevolezza dei segnali di avvertimento. Inoltre, è essenziale fornire supporto e risorse alle vittime di manipolazione, il che può includere l’accesso a servizi di assistenza, come consulenza psicologica e legale. È importante sostenere e credere nelle vittime, offrendo loro un ambiente sicuro in cui possono condividere le loro esperienze e cercare supporto senza giudizio. Il quadro appena fornito, mi rendo conto, è terrificante, e certamente è grave, ma non posso terminare senza considerare l’altro lato della medaglia, e cioè che uscire da una tale situazione di sudditanza psicologica, riconoscendola, è possibile:
“In realtà, sottrarsi alle loro influenze nefaste è possibile in molti casi. Quando però sembra troppo difficile, basta imparare a utilizzare la comunicazione come un’arma, per parare i colpi o farli rimbalzare…Dobbiamo soltanto equipaggiarci adeguatamente con una buona dose di sana autostima, sicurezza in noi stessi e nelle nostre opinioni, un po’ di tecnica e di esercizio e potremo, così, mettere a tacere chiunque ci manipoli e, di conseguenza, ci manchi di rispetto.” cit. “Le parole per difenderci”, Vademecum per riconoscere e gestire la comunicazione manipolatoria, di Cinzia Mammoliti, 25 Marzo 2020,
Se vi trovate in una situazione di manipolazione, ricordate che non siete soli e che esistono risorse e supporto disponibili per aiutarvi ad uscirne. Non esitate a cercare aiuto e a confidarvi con persone di fiducia o professionisti qualificati. La vostra sicurezza e il vostro benessere sono importanti, e meritate di vivere una vita libera da manipolazione e abuso.
Fonti:
https://www.psychiatrictimes.com/view/cultish-techniques-of-manipulation