Le lacrime di Gattuso per il ricordo della sorella scomparsa sono già acqua passata. Il mondo del calcio, che il tecnico del Napoli ha ringraziato per l’affetto mostrato, va di fretta. Il primo trofeo di una stagione, stravolta dalla pandemia di coronavirus, verrà assegnato il mercoledì 17 giugno a Roma. La finale di Coppa Italia è Juventus- Napoli, una sfida che un paio di anni fa aveva il sapore dello scudetto. Nel 2018 Juventus-Napoli finì 0-1 grazie a un gol allo scadere di Koulibaly, ma il titolo finì nella bacheca bianconera.
Sulla panchina dei napoletani c’era Maurizio Sarri, oggi tecnico della Juve. Ed è proprio la figura del tecnico toscano ad aggiungere pressione a una sfida molto sentita dove la Juve vuole il primo trofeo di un ipotetico “Triplete” che insegue da anni. Il presidente azzurro De Laurentiis ha dato fuoco alle polveri raccontando l’addio di Sarri da Napoli. “Mi ha tradito con la scusa più volgare, quella dei soldi. Lo avevo voluto io e lui è andato via con quella scusa”, ha detto in un’intervista al “Corriere dello Sport”.
Nell’estate del 2018, dopo un tira e molla con ADL, l’allenatore scelse la Premier League inglese e il Chelsea. Una decisione che i tifosi napoletani non gli hanno ancora perdonato. “Sono stato fischiato a Napoli dove sono nato e ho dato tutto, se non ho vinto è perché sono scarso ma io ho dato tutto quello che avevo”, ha raccontato ad aprile. Allora ha dato tutto al Napoli ma ora cercherà di vincere la Coppa Italia con la Juve.
A.C.
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