La prossima generazione del tennis parla italiano: alle NextGen Finals di Milano brilla la giovanissima stella di Jannik Sinner, diciottenne altoatesino dalle grandi qualità. Sinner nel corso dell’anno aveva ottenuto ottimi risultati che lo hanno portato all’attuale numero 95 del mondo, e ha partecipato alla terza edizione del torneo ATP destinato agli Under-21 più forti al mondo grazie a una wild-card. Nonostante questo, ha dominato gli avversari, tutti davanti a lui in classifica: nel girone ha battuto facilmente Tiafoe e Ymer, perdendo con Humbert l’ininfluente terza partita (prima posizione già assicurata); in semifinale ha avuto ragione del serbo Kecmanovic (n. 60) in quattro set. Sabato 9 novembre ecco la finale con l’australiano Alex De Minaur (n. 18), tre titoli ATP in carriera, tutti nel 2019, in cui Sinner ha dominato e vinto in 3 set: 4-2, 4-1, 4-2 conquistando il suo primo torneo ATP. Il regolamento delle NextGen prevede partite ai 5 set, vittoria del set ai 4 game invece dei classici 6, con tie-break sul 3-3, abolizione dei vantaggi sul 40-40 dove si gioca il “punto devisivo”.
Nel torneo, giocato sul cemento indoor, i punti di forza di Sinner sono stati il servizio potente, colpi profondi e precisi, grande caparbietà (ha annullato diverse palle break a colpi di aces e servizi vincenti); sotto rete è apparso ancora poco sicuro e dovrà migliorare. La rapida crescita del ragazzo è dovuta, oltre al talento cristallino, anche alla sua gestione da parte dello staff, che l’ha fatto subito gareggiare prima dei 18 anni nei tornei importanti e non in quelli minori: questo ha permesso una crescita più rapida.
Ovviamente le NextGen non devono essere un traguardo ma il trampolino di lancio della sua carriera, che fa ben sperare tutti i tifosi italiani per un grande futuro.
Daniele Capello