Il concorso cinematografico vuole premiare tutte le opere che abbiano valorizzato il territorio attraverso la scelta delle location, promuovendo la realtà storica sociale ed umana, le tradizioni e la cultura
Ischia Film Festival presenta la diciottesima edizione, in programma dal 27 giugno al 4 luglio 2020, rilanciando il concorso internazionale dedicato alle location cinematografiche e diretto da Michelangelo Messina. Sono accettate alla selezione del concorso tutte le opere che abbiano valorizzato il territorio attraverso la scelta delle location, promuovendo la realtà storica sociale ed umana, le tradizioni e la cultura. La scadenza per inviare le opere è fissata al 10 marzo 2020 ma una “latest deadline” è prevista fino al 31 marzo 2020. È una occasione per premiare le scelte dei registi cinematografici quando scelgono i luoghi dove girare il proprio film. Non dimentichiamo che è proprio il film a valorizzare il territorio specialmente se viene proiettato nelle sale cinematografiche estere, promuovendo le straordinarie realtà sociali e storiche di una nazione. Il cinema e il turismo sono alleati eccellenti per favorire la conoscenza di un Paese. Il ruolo del cinema nella scelta dei luoghi diventa fondamentale ed è per questo motivo che Ischia Film Festival vuole conferire un premio a coloro che sono impegnati a valorizzare location ricche di storia, arte, architettura. Salta con evidenza nel prossimo concorso, oltre all’anteprima richiesta per la sezione “Scenari campani” , la scelta di differenziare le sezioni competitive per la durata e non più in base al linguaggio cinematografico, sulla scia artistica delineata dai più importanti festival internazionali.
Le sezioni del concorso
Scendiamo nel dettaglio per conoscere le sezioni del concorso. Cominciamo con i lungometraggi (italiani ed internazionali). La sezione include diversi linguaggi cinematografici (documentario, animazione, fiction) a condizione che le opere siano di durata superiore ai 52 minuti. Possono partecipare a questa sezione opere edite e inedite, ma necessariamente presentate al pubblico dopo il 1 gennaio 2019, che abbiano dato particolare rilevanza alla cultura, alle tradizioni, all’ambiente ed alla storia dei luoghi, e\o nei quali la “location” è funzionale al tema trattato ed al suo sviluppo narrativo.
Passiamo ai cortometraggi (italiani ed internazionali). La sezione include diversi linguaggi cinematografici (documentario, animazione, fiction) a condizione che le opere siano di durata inferiore ai 52 minuti (inclusi i titoli di coda). Possono partecipare a questa sezione opere edite e inedite, ma necessariamente presentate al pubblico dopo il 1 Gennaio 2019, che abbiano dato particolare rilevanza alla cultura, alle tradizioni, all’ambiente ed alla storia dei luoghi, e\o nei quali la “location” è funzionale al tema trattato ed al suo sviluppo narrativo. Arriviamo alla Location negata (opere italiane ed internazionali). Una sezione aperta a tutti i linguaggi cinematografici (documentario, animazione, fiction) e ad opere di ogni durata (lungometraggi e cortometraggi) che abbiano come tema la violazione di diritti umani e\o la mancata salvaguardia di paesaggi, beni architettonici, storici e identità culturali.Le opere possono essere sia inedite che edite, ma necessariamente presentate al pubblico dopo il 1 gennaio 2019. A concludere c’è Scenari campani (concorso nazionale). La sezione include diversi linguaggi cinematografici (documentario, animazione, fiction) a condizione che le opere siano di durata inferiore ai 52 minuti, che siano inedite in Italia e girate in territori riconoscibili (non studios o interni) della regione Campania o abbiano come location prevalente, territori campani.
Il festival non assegna premi in denaro ma tutti gli autori selezionati avranno diritto ad una notte di ospitalità alberghiera ad Ischia, la sera in cui sarà proiettato il proprio lavoro. Per gli autori che arrivano dall’estero l’ospitalità alberghiera sarà estesa a due notti.
Francesco Fravolini