Direttamente dagli Stati Uniti il primo album della cantante e compositrice umbra dall’inconfondibile voce scura. Ora disponibile in tutte le principali piattaforme digitali e nei negozi di dischi
Irene Jalenti sorprende il mondo del jazz con il suo ultimo album “Dawn”. Il disco è disponibile dal 18 febbraio 2022 su tutte le principali piattaforme musicali online e nei negozi, prodotto da Irene per Antidote Sounds con distribuzione italiana Egea Music. Irene Jalenti rivendica un posto importante nel mondo del jazz per il suo talento musicale, apprezzato negli States ma coltivato nella città di Terni, dove è nata e cresciuta.
L’album
Raccoglie quattro brani originali scritti dall’artista insieme a sei cover, scelte in modo scrupoloso, interpretate insieme a una straordinaria gamma dei migliori strumentisti di Baltimora, oltre a due “special guest” internazionali, quali il trombettista Sean Jones e il vibrafonista Warren Wolf. Irene Jalenti è stimata da oltre un decennio dalla comunità jazz nelle aree combinate di Baltimora e Washington DC, conosciute localmente come il distretto “DMV”, comprendente Maryland e Virginia. Mentre i fan, gli amici e i colleghi l’hanno spesso esortata a registrare il suo lavoro, è stato il recente isolamento imposto dal Covid-19 che finalmente le ha permesso di concepire, sviluppare ed eseguire una visione per il suo album di debutto. Originali sono le canzoni da lei firmate, intrise di gioia, meraviglia e attenta costruzione testuale. È sufficiente pensare alla linea scat dura di “That’s How the Story Goes”, alla meditazione drammatica sui cicli del giorno e della notte, e quindi della vita, presente in “Moon and Sun” oppure al fascino della poesia racchiusa con fantasioso talento in particolari ambientazioni musicali, operazione concepita per “Alma Desnuda” e “Dawn”, che si avvalgono delle parole rispettivamente di Alfonsina Storni e Meleagro di Gadara. È un album dai toni ricchi e profondi nel quale spiccano un’esibizione magistrale ed avvincente in standard come “How Deep Is the Ocean”, “You and the Night and the Music” e “Beautiful Love”, gli ultimi due con il luminoso e cesellato lavoro di tromba di Jones. Ma, allo stesso tempo, si denotano anche nuovi livelli di emozione e significato nel classico brasiliano “Carinhoso”, in “Let It Be” dei Beatles e in “Walking in the Air” di Howard Blake, circondato da un’aura evocativa di profondo mistero.
Francesco Fravolini