Investe un cane e non si ferma

Sono queste le parole strazianti lasciate sulla propria pagina facebook da Elisabetta Aldrovandi, costretta ad assistere alla tragica morte della sua Bella, una meticcia di due anni presa dal canile da soli pochi mesi.
Sì, perché Elisabetta ha sempre salvato cani da abbandoni, prendendosene cura personalmente. Destino inaccettabile, dunque, quello di una cagnolina tanto amata che, al rientro in casa della sua padroncina, esce dal cancello festosa, per salutarla, per dirle: “eccoti qua, sei rientrata finalmente, vieni che ci facciamo le coccole”.
Il saluto quotidiano si è invece tramutato in un addio, Bella muore sotto lo sguardo disperato di Elisabetta, sommersa nel sangue. Non ce la fa a causa dell’emorragia provocata dal forte urto con un’auto di passaggio. Succede a Medolla, il 15 ottobre 2018, nella Provincia di Modena.
La persona alla guida non rallenta neanche, prosegue la sua corsa dopo aver investito un cane di oltre trenta chili, incurante dell’incidente provocato.
Proprio a lei, a Elisabetta, che quotidianamente si occupa del sostegno alle vittime di violenza, di abusi, di maltrattamenti, è toccata la sorte di subire un’ingiustizia e di non poterne rintracciare l’omicida. Omicida: questo è il termine da attribuire a chi investe persone e animali senza soccorrerle, senza chiedere susa. Così rimane soltanto a Elisabetta chiedere scusa alla sua “bambina”, a salutarla con una frase che lei stessa stenta a decifrare, confusa, stordita, impotente. Può solo dirle: “Mi dispiace, mi dispiace tanto. Il mio amore per te resterà eterno.
Eleonora Giovannini

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