Instagram ha deciso di censurare il video della mostra di Natalia Goncharova, non una pseudo artista da strapazzo cosa Instagram per farsi pubblicità, ma una o, meglio, la leader delle avanguardie russe del Novecento. E, se la cosa non fosse già abbastanza assurda, si tratta della prima volta che la censura colpisce questa artista da quasi un secolo.
I quadri di Natalia Goncharova, ovviamente, furono censurati all’epoca. I suoi soggetti erano corpi nudi, è quasi logico che sia prima che dopo la rivoluzione furono censurati punto Non a caso l’artista fu processata per pornografia e, addirittura, da delle sue opere che ritraevano soggetti religiosi, fu anche accusata di blasfemia.
Ed oggi, nel 2019, L’artista è stata censurata di nuovo. Su Instagram.Il tutto è accaduto nell’ambito della campagna pubblicitaria della mostra della goncharova a Palazzo Strozzi a Firenze. Il social network ha deciso di censurare il video pubblicitario di questa mostra perché conteneva troppi nudi, motivando letteralmente con un “immagini raffiguranti nudità e porzioni di pelle eccessive”.
Arturo Galansino, il direttore della Fondazione, ha commentato l’accaduto:
“Come successo l’anno scorso con Marina Abramovic anche Natalia Goncharova, artista delle avanguardie di primo ‘900 viene censurata dai social media. Si può dire che, dopo oltre un secolo, l’opera di Natalia riesce ancora a scandalizzare come aveva fatto ai suoi tempi…”.
La mostra è una retrospettiva della grande artista del 900, una vera e propria rivoluzionaria del suo campo, oltre che una delle massime espressioni artistiche dell’epoca, cosa che è stata sottolineata nella mostra anche confrontando le sue opere con i suoi idoli come Pablo Picasso, Matisse, Gauguin o Umberto Boccioni.
Domenico Attianese