Gli incendi in Australia non accennano ad estinguersi da diversi mesi. In zone come lo stato di Victoria e il Nuovo Galles, ad esempio, anche se i venti sono diminuiti e le temperature sono molto più basse, il pericolo non è per niente passato.
Quello che sta succedendo in queste settimane, in questi mesi in Australia resterà sicuramente nella storia. Poche volte, nel corso della storia umana, ci sono stati incendi di queste dimensioni. Solo nel Nuovo Galles sono in corso 90 incendi che hanno bruciato più di 4 milioni di ettari (due volte la lombardia) e ucciso quasi mezzo miliardi di animali. Solo nel Nuovo Galles, poi ci sono anche gli incendi negli altri stati.
L’inizio si riconduce al 6 settembre 2019, quando nel Nuovo Galles del Sud, il centro di quest’ondata di fiamme infernali, sono scoppiati i primi incendi facendo già delle vittime. Da lì, gli incendi hanno iniziato a diffondersi ad una velocità incredibile, passando nel Qeensland e nel Victoria. Colpendo poi anche altre zone come la Tasmania o le Isole di Yorke.
Ma perché? Perché questi incendi non accennano a smettere? Capirlo è abbastanza semplice, e le prove si hanno fin dall’inizio dei focolai, nel settembre 2019, quando prese fuoco il Binna Burra Lodge, un complesso alberghiero nel Queensland in una zona molto fresca e molto umida. Il problema di base è l’aumento delle temperature, il cambio del clima e le alterazioni delle direzioni di venti che ora, stando ai climatologi, spingono via l’umidità proveniente dall’oceano.
Perché gli incendi in Australia non si spengono? A causa del cambiamento climatico. Questo enorme disastro, molto probabilmente, è uno dei primi esempi chiari e diretti di quello che questa condanna che pende sul nostro Pianeta può provocare.
Domenico Attianese