Imposta di successione 2024

Che cos’è e quali sono le novità contenute nel decreto del Governo Meloni.

Al via le modifiche in merito all’imposta di successione.

Importanti novità vengono inserite nel decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri il 9 aprile 2024 in materia di imposte di successione. L’obiettivo è quello di costituire un sistema finalizzato alla razionalizzazione delle imposte di successione, di donazione, di registro, di bollo. Si è intervenuti inoltre sulla disciplina relativa all’istituto giuridico del trust.

Vediamo nello specifico cos’è l’imposta di successione e come cambiano le regole ad essa relative.

L’imposta di successione è l’imposta che il contribuente deve pagare allo Stato quando riceve un bene immobile a causa del decesso di un parente. Si ha in tal caso il trasferimento del diritto di proprietà o di altro diritto reale immobiliare mortis causa. In tal caso, in capo al soggetto chiamato all’eredità, sorge l’obbligo di presentare la dichiarazione di successione entro il termine di 12 mesi dall’apertura della successione. Si dovrà così provvedere in tal sede al pagamento dell’imposta. Per fortuna non è detto che qualcosa debba essere dovuto perché vi sono delle franchigie da tenere in considerazione.

La base imponibile è costituita dai beni facenti parte dell’asse ereditario ma l’aliquota verrà applicata solo sulla parte che eccede la franchigia che viene determinata in funzione del rapporto di parentela intercorrente tra l’erede e il soggetto defunto.

Il Decreto legislativo 2024 punta ad agire sulla semplificazione del meccanismo onde evitare tutti quei dubbi interpretativi che nel tempo hanno reso necessario l’intervento della giurisprudenza.

La novità del provvedimento normativo sta nel fatto che nella base imponibile, ai fini del calcolo dell’imposta di successione, viene escluso il donatum, ovvero il complesso di bene che in vita è stato elargito sotto forma di donazione.

Altro aspetto da segnalare è quello relativo alla dichiarazione di successione precompilata anch’essa posta in essere con l’intento di garantire la semplificazione dei documenti e dei dati in essi contenuti.

Come previsto già per altre imposte, in sede di invio si provvederà all’autoliquidazione dell’imposta.

Verrà effettuato un successivo controllo in merito all’operato del contribuente e disposta la liquidazione di una maggiore imposta ove necessario.

Manuela Margilio

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