Immobiliare, favorite le compravendite a Roma dalle abitazioni di lusso

Le stime realizzate dall’Istituto di Studi economici Nomisma di Bologna: «Roma è il primo mercato italiano per numero di compravendite di abitazioni: la tendenza espansiva è continuata anche nel 2019 (+4,7% sul 2018) raggiungendo oltre 33 mila transazioni»

Il mercato immobiliare di Roma registra una ripresa economica delle compravendite, favorita principalmente dalle abitazioni di lusso. Il comparto economico riesce a catturare un maggiore interesse riscuotendo ottime perfomance economiche. Dalla crisi economica avvenuta nel lontano 2007 abbiamo assistito a una costante diminuzione delle compravendite delle abitazioni con una conseguenza inevitabile: un aumento della passività accumulata negli anni successivi. Conviene ricordare che l’immobiliare è un settore economico strategico perché coinvolge diverse aziende e professionisti del settore (mobilifici, imprese edili, architetti, ingegneri, aziende di ceramiche per interni solo per citare qualcuno). Quando questo asset subisce una crisi cresce in maniera considerevole il numero delle aziende e dei professionisti coinvolti dal momento sfavorevole, bloccando l’economia della nazione. La crescita economica è principalmente dovuta a un sistema di interscambio tra aziende, pertanto diventa fondamentale mantenere questa condizione a beneficio della salute del sistema economico.   

La situazione economica secondo Nomisma
«Roma è il primo mercato italiano per numero di compravendite di abitazioni: la tendenza espansiva è continuata anche nel 2019 (+4,7% sul 2018) raggiungendo – secondo le stime realizzate dall’Istituto di Studi economici Nomisma di Bologna – oltre 33 mila transazioni. Le zone del centro storico e semicentrali si mantengono piuttosto dinamiche, alimentate dall’interesse da parte della domanda per la prima casa o per la sostituzione o ancora investimento. Pur in un contesto di soddisfacente intensità della domanda e delle compravendite, le quotazioni medie delle abitazioni romane continuano a scendere, anche a causa della mancanza di prodotto nuovo disponibile, dello stock abitativo datato e dei pochi permessi di costruire. Anche se i valori di mercato delle abitazioni romane continuano a diminuire, sebbene con minore intensità rispetto agli anni più acuti della crisi, si evidenzia nell’ultimo anno un lieve recupero per le abitazioni di lusso nuove, con un +1,2% per le zone di pregio e un +0,8 % per le aree centrali, nel II semestre 2019/I semestre 2019. Appare verosimile che, come rilevato in altre grandi città il segmento di pregio si comporti da anticipatore della ripresa del mercato immobiliare di Roma che, ancora oggi, nel complesso sconta un ritardo rispetto ad altri contesti».

Le aree di pregio di Roma
Il prestigio dei luoghi reputati di alto valore luxury della capitale si riscontra nel centro storico e nei quartieri residenziali delle zone semicentrali: quartieri residenziali verdi, con vista panoramica, vicini ai servizi e ai trasporti pubblici. Nelle zone centrali il mercato è alimentato da una domanda di acquisto ad uso familiare e da una componente di investimento interessata ad immobili di piccole e medie dimensioni di prestigio. La ripresa delle compravendite nelle zone di pregio ha effetti sulle quotazioni di mercato delle abitazioni, che tendono mediamente ad un rialzo, seppur di entità modeste. Esaminando i casi studio degli interventi di pregio di nuova costruzione a Roma, si evidenziano alcune caratteristiche distintive: concept su misura anche per l’interior (con la presenza di terrazze, giardini privati e box auto), architettura e design contemporaneo, facilities in dotazione (domotica), servizi condominiali premium (area fitness, smart concierge, shopping online storage), accessori per il benessere psico – fisico dei residenti, certificazioni di qualità in termini di sostenibilità ambientale. Per quanto riguarda le quotazioni, che incorporano nell’offerta la qualità del costruito e i servizi all’abitare, i top prices medi nel centro storico di Roma variano tra 8.500 euro e 16.000 euro al metro quadro. Piazza di Spagna, via Giulia, Fontana di Trevi rappresentano le zone più pregiate della città in termini di offerta commerciale. Anche le zone semicentrali rappresentano importanti aree per lo sviluppo di nuovi prodotti di pregio, con un range di prezzo che va da un minimo di 6.300 euro ad un massimo di 11.500 euro al metro quadro, come ad esempio Parioli (Piazza Pitagora), Aventino (Piazza Albania), Trieste (Villa Ada), Monte Mario (Piazza Socrate). 

Francesco Fravolini

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