Immobiliare, aumentano le compravendite nel 2019

Aumentano del 4,76% rispetto al 2018 (853.247 compravendite di fabbricati abitativi rispetto a 815.460 del 2018). La Lombardia con il 19,19% è risultata la regione nella quale sono stati scambiati più immobili nel secondo semestre 2019, con un +0,92% rispetto al primo semestre 2019, seguita dal Veneto con il 9,73% e dal Piemonte con il 9,32%.

Le compravendite immobiliari aumentano nel 2019 del 4,76% rispetto al 2018 (853.247 compravendite di fabbricati abitativi rispetto a 815.460 del 2018). Scendiamo nel dettaglio con il nuovo Rapporto Dati Statistici Notarili relativo alle compravendite di beni mobili e immobili, mutui, donazioni, imprese e società nell’anno 2019. «La Lombardia con il 19,19% è risultata la regione – si legge nel Rapporto – nella quale sono stati scambiati più immobili nel secondo semestre 2019, con un +0,92% rispetto al primo semestre 2019, seguita dal Veneto con il 9,73% e dal Piemonte con il 9,32%. La regione che nel secondo semestre ha fatto registrare il maggiore aumento di compravendite rispetto al primo semestre è il Trentino-Alto Adige con +16,24%, seguita dall’Abruzzo con un +12,17%. Nel secondo semestre 2019 si è registrato un aumento delle vendite dei beni immobili da parte delle imprese di costruzioni (+9,41% prima casa e +18,62% seconda casa)». La rilevazione sull’attività notarile è stata condotta in modalità informatica dal Consiglio Nazionale del Notariato tramite Notartel S.p.A., società informatica del Notariato, che ha elaborato i dati dei notai in esercizio su tutto il territorio italiano.

Analisi del settore
Il buon andamento delle compravendite registrato nel 2019 faceva intravedere e sperare in una sostanziale conferma del trend positivo del settore immobiliare anche per il 2020. Purtroppo, a causa dell’emergenza sanitaria del Coronavirus, è stata registrata una forte perdita del comparto economico con una significativa riduzione delle compravendite immobiliari. D’altronde, l’asset immobiliare con il lockdown ha risentito pesantemente dal punto di vista economico come è accaduto anche agli altri settori produttivi, a cominciare dal turismo e dall’intrattenimento. Conosciamo più approfonditamente la realtà immobiliare rilevata dal Rapporto Dati Statistici Notarili relativo alle compravendite di beni mobili e immobili, mutui, donazioni, imprese e società nell’anno 2019. «Nel 2019 il prezzo medio per le compravendite di prima casa tra privati – si legge nella Ricerca – si attesta sul valore di 110.000 Euro circa, mentre è decisamente più alto per le compravendite di prime case da impresa: tra i 198.000 Euro e i 210.000 Euro. Solo 3.614 immobili abitativi oggetto di compravendita nel 2019 hanno superato il prezzo di 1 milione di Euro, e di questi 2.015 sono stati acquistati come seconda casa direttamente dalle imprese. Sempre nell’anno 2019 sono stati oggetto di vendita 34.383 terreni edificabili e il 55,08% degli stessi ha registrato un valore inferiore a 20.000 euro, mentre i terreni agricoli oggetto di contrattazione sono stati 146.240 e la maggioranza degli stessi (il 56,81%) ha fatto registrare un valore inferiore a 10.000 euro».

Le donazioni mobiliari e immobiliari
«Significativa nel 2019 – si legge sempre nella Ricerca – la crescita delle donazioni mobiliari e immobiliari nel confronto fra semestri: +32% le donazioni mobiliari, +5% quelle di immobili. In maniera particolare quelle di beni immobili riguardano per oltre il 55% l’abitazione o i fabbricati in genere (capannoni, negozi, ecc.), resta stabile il numero di donazioni che si riferiscono ai terreni agricoli (circa il 14%), molto diffusa anche la donazione di nuda proprietà dei fabbricati (16,65%). Rispetto agli anni precedenti anche nel 2019 si registra un trend positivo in quanto le donazioni di immobili hanno toccato quota 197.519, con una crescita di +2,63% rispetto al 2018 (pari a 192.458). Gli atti di donazione immobiliare si concentrano per il 50% tra il Sud e le Isole».

Francesco Fravolini

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