Il Vino Santo, tradizione ed eccellenza italiana

Il Vino Santo è uno dei grandi simboli della tradizione vinicola italiana, noto soprattutto per la sua origine nell’area del Trentino e della Toscana ma prodotto anche in altre regioni. Si tratta di un vino dolce e passito, ottenuto da uve lasciate ad appassire per diversi mesi prima della vinificazione. Questo metodo antico permette di concentrare gli zuccheri e gli aromi, donando al vino un gusto unico e complesso.

Le origini e la tradizione

Le origini del Vino Santo sono avvolte nella leggenda e si collegano spesso al contesto religioso. Secondo la tradizione, il vino era utilizzato durante la celebrazione della messa, da cui deriverebbe il nome “santo“. Tuttavia, un’altra teoria afferma che il nome potrebbe riferirsi alla Settimana Santa, periodo in cui si svolgeva la pigiatura delle uve appassite.

Il processo di appassimento è cruciale nella produzione del Vino Santo: le uve, generalmente Trebbiano e Malvasia per il vino prodotto in Toscana e uva Nosiola per quello prodotto in Trentino, sono raccolte e appese in soffitte ben ventilate o lasciate su graticci per far evaporare l’acqua e concentrare zuccheri e aromi. Dopo alcuni mesi, si procede alla pressatura e il mosto fermenta lentamente in botti di legno, solitamente di piccole dimensioni, chiamate caratelli. Il vino può rimanere nelle botti per diversi anni, acquisendo complessità e profondità di gusto.

Caratteristiche del Vino Santo, abbinamenti e servizio

Il Vino Santo è riconoscibile per il suo colore che varia dall’oro ambrato al ramato, secondo il grado d’invecchiamento. Al naso offre profumi intensi e variegati, che spaziano dai frutti secchi, come fichi e albicocche, alle note di miele, mandorla e spezie. In bocca è un’esplosione di sapori: dolce ma mai stucchevole, equilibrato da una buona acidità che ne esalta la freschezza.

Il Vino Santo è spesso associato al dessert, in particolare ai cantucci, i biscotti alle mandorle tipici della Toscana, con cui forma un’accoppiata classica e molto amata. Tuttavia, può essere abbinato anche a formaggi erborinati o stagionati, che contrastano con la sua dolcezza, o gustato da solo come vino da meditazione.

Il Vino Santo è molto più di un semplice vino dolce. È il risultato di una tradizione secolare, che racchiude pazienza, cura e passione. Ogni sorso offre un viaggio nel tempo e nei sapori della cultura italiana, rendendolo una delle eccellenze più apprezzate nel mondo enologico.

By Rosa Maria Garofalo

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