«Secondo i dati dell’osservatorio Wine Monitor di Nomisma, 1 consumatore su 2 sceglie etichette bio certificate»
Il vino diventa il protagonista indiscusso della 56esima edizione di Vinitaly. Sono in programma masterClass e degustazioni guidate delle migliori etichette regionali biologiche e biodinamiche, curate da FederBio, durante la kermesse internazionale dei vini e distillati che si svolge dal 14 al 17 aprile 2024 a VeronaFiere. È l’occasione per discutere sulle diverse qualità del vino e sulle nuove frontiere del biologico che coinvolge la bevanda di Bacco. Il vino è anche un ambasciatore inconsapevole del turismo perché promuove l’immagine all’estero dell’Italia, aumentando di conseguenza le probabilità di scelta dei turisti che intendono trascorrere una vacanza proprio in Italia.
Vino biologico: analisi del settore
Scendiamo nel dettaglio con un’indagine: agli italiani piace il vino biologico. «Secondo i dati dell’osservatorio Wine Monitor di Nomisma, 1 consumatore su 2 sceglie etichette bio certificate. Negli ultimi 12 mesi, il 52% degli acquirenti abituali di vino ha preferito, infatti, optare per un vino bio, che ritiene garanzia di qualità, sicurezza, sostenibilità e tutela ambientale. Questo trend, rileva ancora Wine Monitor, trova conferma nell’incremento del 6,5% delle vendite di vino biologico italiano registrata nel 2023 rispetto all’anno precedente, considerando la globalità dei canali distributivi, una crescita superiore rispetto al convenzionale che nello stesso periodo si è attestato al + 2,8%. Non solo. Con una superficie vitata coltivata a biologico di oltre 135.600 ettari (+6% rispetto al 2022), quasi 30 mila operatori dedicati e un’incidenza di oltre il 21% sul totale della viticoltura nazionale, l’Italia si conferma uno dei leader internazionali nella produzione di uva e di vino biologico. Le etichette bio Made in Italy sono molto apprezzate all’estero, dove rappresentano l’8% delle esportazioni vitivinicole totali».
Francesco Fravolini