IL TEATRO DE ROSSI DI ROMA TORNA A EMOZIONARE

CON UNO STREPITOSO “IL CANTO DEL MARE”, TRA PINNE E CANTI DI SIRENE

Si sa, i sogni son desideri… oppure una realtà in “pesce” e ossa, a portata di poltrona rossa.

Il Teatro de Rossi lo sa bene, e per questo ha deciso di aprire la stagione teatrale con un vibrante spettacolo – non a caso andato in tutto esaurito per tutte le date – che oltre a muovere le profonde acque della mitologia, fa vibrare le vostre corde più profonde con “Il Canto del Mare”, con la regia della talentuosa Federica Pallozzi Lavorante.

Ispirato a “La Sirenetta” la fiaba di H,C, Andersen, nonché al recente film Disney, questo spettacolo creerà un turbinio di simpatiche circostanze attorno al desiderio della ostinata e talentuosa Ariel, innamorata di un umano, un “rivale” che, etimologicamente e letteralmente parlando, siede al di là della riva nella ricerca di un guizzo tra le onde del mar. Ad avvicinare le due rive ci saranno gli amici dei due eroi, ma anche i loro antagonisti nelle vesti della formidabile Ursula, nonché meticolosa regista dello spettacolo stesso, e le murene cui si è dato un nuovo e meritato spazio nello spettacolo, che ben hanno saputo sostenere.

I personaggi sono per il resto quelli che conosciamo, ma in questo caso in lische e ossa, più asciutti e sicuramente più profumati di esseri marini. Ciascuno ha avuto un giusto peso ed ha goduto di una simpatica caratterizzazione: come dimenticare il piccolo cavalluccio marino (bravissimo) che spesso interagisce con tritone, o la piccola Flounder, il canterino Sebastian, i bimbi umani, le sorelle con i loro battibecchi, anzi battipinne… ma ancora lo chef, i granchetti, il maggiordomo romanaccio, le meduse, le stelle marine con le loro acrobazie. Insomma uno spettacolo vivo, vicino al pubblico e non solo quando gli attori si rincorrono per la platea.

I costumi e le scelte scenografiche ad hoc più che mai, le luci e le musiche armoniose, il luogo è spazioso, accogliente (le poltrone forse poco disposte con il giusto pendio per la visibilità). Tutto estremamente bello, vivo e professionale se si pensi che attori e i tecnici del de Rossi lavorano a titolo del tutto gratuito. Infatti, detratte le spese, tutti gli incassi sono devoluti in beneficenza. In particolare, il sostegno ad un orfanotrofio boliviano e il contributo ai volontari del “giro del giovedì” (veri angeli senza ali) che portano il cibo ai senzatetto nelle stazioni della capitale.

Se avete mancato questo spettacolo, nulla è perduto! Infatti la stagione teatrale “de Rossi” è ricca di eventi in calendario. Per maggiori informazioni, consultare il sito internet ove troverete il calendario spettacoli, costo biglietti (12 euro per adulti, 8 euro sino a 21 anni), campagna abbonamenti.
http://www.teatroderossi.it/ tel 067808087 – 3406160472 email: info@teatroderossi.it

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