Il teatrino dei politici indignati

Il teatrino dei politici indignati è la sintesi di una realtà italiana davvero caricaturale, stando alle continue dirette sul popolare social network,  facebook, dove sfoggiano volti di personaggi pubblici attraverso improvvisazioni col proprio cellulare. Sono davvero tutti arrabbiati, perché le strade presentano buche mai sistemate, per la notizia di cronaca che vede come protagonista un assassino straniero, per la sporcizia nelle città devastate dai topi, per le tasse in aumento.  Ogni problema sociale viene accuratamente preso in carico dai rappresentanti dei partiti attraverso vere e proprie campagne di sensibilizzazione rivolte ai poveri cittadini, sempre più stanchi e sempre più consapevoli che a guadagnarci  in tutto questo sia soltanto la satira.

 

Le strumentalizzazioni più gravi fra tutte sono gli episodi di cronaca, la violenza che cresce a dismisura e senza controllo, parte della quale potrebbe essere incrementata proprio dagli slogan degli stessi partiti politici o degli attacchi trasversali che purtroppo, oltre ad accrescere il proprio numero dei voti, potrebbero sollecitare la fantasia perversa di alcuni, come accaduto a Macerata, nelle Marche, dove un uomo sembra aver sparato contro persone di colore.  Ci riferiamo all’ omicidio  di Pamela Mastropietro, notizia divenuta oggetto di ostilità tra gli avversari politici. Cronaca su cronaca, dunque, un delitto ostentato in maniera talvolta partitica, che permette il verificarsi di ulteriori delitti. La mancata obiettività delle notizie e la loro stessa strumentalizzazione, non contribuiscono sicuramente a comprendere la vera natura dei fatti, ma a somatizzarli attraverso sentimenti estremi con il rischio di sollecitarne comportamenti insani. La corsa al voto si manifesta ovunque, facendo leva esattamente sul problema da risolvere, anzi da sfruttare a proprio vantaggio.

La giostra  dei pensieri si muove verso tutte le direzioni, da destra a sinistra, al centro, fino alle zone più ambigue, ma l’effetto oculare e mentale risulta ipnotico, costantemente fuorviante. Il calderone della comunicazione inoltre  confonde la testata giornalistica con il blog del principiante, la pagina facebook sponsorizzata con il programma televisivo cui sarebbero imposte peraltro  norme severe. A tal riguardo le possibilità di deviazione all’interno delle piattaforme offerte dai giganti del web non sono così impossibili. Una realtà  pericolosa e lesiva, in questa evidente azione silente di plagio collettivo in cui si resta profondamente incapaci di discernere il giusto dal vero, il buono dall’inutile.

 

In conclusione, si sollevano i problemi in Italia sempre e soltanto durante i periodi di candidatura alle elezioni.

Eleonora Giovannini

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