Il ritorno dei voucher per i pagamenti del lavoro occasionale

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Tornano i voucher (i cosiddetti buoni lavoro) come forma di pagamento in
caso di lavoro occasionale e stagionale. È quanto previsto dal Governo
Meloni nella versione preliminare della Legge di Bilancio 2023. La misura è
volta a regolarizzare la posizione di molti lavoratori italiani e sarà soggetta a
maggiori controlli di quanto avvenuto in passato.
Ricordiamo che lo strumento era già stato introdotto nel 2003 dalla Legge
Biagi ai tempi del Governo Berlusconi. Tuttavia nel 2017 era stato
cancellato e sostituito dai Libretti Famiglia e dai contratti di prestazione
occasionale gestiti dall’Inps. La misura era stata infatti ampiamente criticata
in quanto spesso il lavoratore non beneficiava delle opportune tutele.
L’uso dei voucher riguarderà solo alcuni settori. Si tratta del settore
dell’agricoltura, dell’industria alberghiera, dei servizi alla persona e dei
lavori domestici.
Buone notizie dunque per le piccole e medie imprese che, attraverso
questo semplice strumento, avranno modo di gestire al meglio le
prestazioni di lavoro occasionale e discontinuo che non rientrano nel
normale contratto di lavoro.

Da parte di Confesercenti si auspica che una volta pervenuti maggiori
dettagli in merito alla misura, i voucher vengano estesi anche al settore del
turismo.
Si potranno in tal modo evitare gli abusi che talvolta si verificano
introducendo dei paletti che consentiranno comunque di garantire la giusta
flessibilità alle prestazioni lavorative, indispensabile per gestire al meglio
taluni comparti.

A meno che il Governo non decida di intervenire per modificare le regole
già esistenti, i voucher sono esenti da imposizione fiscale per chi li riceve in
pagamento e anche chi è già in pensione potrà usufruirne.
Unico neo negativo sarà che non danno luogo alla malattia, maternità,
disoccupazione e assegni familiari.
Il vantaggio per il datore di lavoro è che, pur non stipulando un vero e
proprio contratto di lavoro, in caso di prestazioni regolate con i voucher, c’è
la copertura Inail per infortuni
Ecco le importanti novità introdotte insieme ai nuovi voucher:
 raddoppio della soglia di reddito annuo che passa da 5000 a 10000
euro lordi annuo entro cui i buoni possono essere impiegati;
 divieto di utilizzo dei voucher per coloro che abbiano alle loro
dipendenze più di 10 lavoratori a tempo indeterminato. Fanno
eccezione le aziende alberghiere e le strutture ricettive che svolgono
attività nel comparto turismo.
A partire dal 1° gennaio 2023 l’importo dei voucher ammonta a 10 euro lordi
per ogni ora di prestazione di lavoro.
Nell’ambito del settore agricolo saranno applicate regole specifiche. In tal
caso i voucher non potranno essere utilizzati per un periodo superiore a 45
giorni nell’ambito dell’anno solare e per ogni giorno di lavoro dovranno
essere pagati al lavoratore almeno 3 buoni lavoro.
Ricordiamo infine che con l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio
2023 verrà chiarito come dovranno essere richiesti i voucher dai soggetti
interessati.

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