Il pugnale di Tutankhamon, nuove scoperte

Fin da subito proprio per questo motivo si riteneva che la natura del pugnale del giovane faraone fosse di origine extraterrestre. L’età del ferro infatti non era ancora iniziata e la produzione di oggetti in ferro era spesso casuale e con prodotti finali di pessima qualità.

La lama del pugnale invece è un manufatto di pregiata fattura che fa davvero pensare che venne realizzata battendo il ferro di un meteorite caduto sulla terra.

Già nel 2016 alcuni ricercatori avevano ipotizzato che il ferro provenisse da un meteorite, adesso queste nuove ricerche hanno fugato ogni dubbio.

Il pugnale è stato analizzato con emissione di raggi X assolutamente non distruttivi che hanno permesso di analizzare la lama bombardandola di raggi che hanno consentito di esaminare il suo composto più a fondo.

Nella lama oltre al ferro i ricercatori hanno rilevato anche manganese e nichel e in misura minore zinco, zolfo e cloro, in più sono state scoperte strutture a forma di croce chiamate “Strutture di Widmanstatten” che sono particolari lamelle che incrociano tra loro e che spesso sono presenti in meteoriti ferrose.

Rimane il problema di stabilire dove cadde il meteorite di preciso, dall’analisi ai raggi non è stato possibile dirlo con certezza ma qualcosa emerge dalle “Lettere di Amarna” una corrispondenza di 3400 anni fa contenente 380 documenti redatti in carattere cuneiforme su tavolette di argilla rinvenute ad Amarna.

Leggendo le trascrizioni di questa corrispondenza i ricercatori scoprirono in una sezione che la corte egizia aveva ricevuto tra un insieme di doni un pugnale di ferro con caratteristiche simili a quelle del pugnale di Tutankhamon. Tale pugnale fu regalato al nonno di Tutankhamon, Amenofi III dal re dei Mitanni abitanti di quel luogo oggi noto come Siria.

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