Il Portiere di Quartiere a cui rivolgersi per le questioni più varie

Dalla ricerca di lavoro ai servizi alla persona e contatti professionali

Non tutti sanno che esiste Il Portiere di Quartiere. Di cosa si tratta? Di una rivisitazione in chiave moderna della figura del portiere di condominio al quale ci si poteva rivolgere per supporti e consigli utili a risolvere problemi. E così è nata a Roma questa realtà associativa che prende appunto il nome de “Il Portiere di Quartiere” che, nel tempo, sta prendendo piede anche in altre città come Torino Genova Firenze e Cagliari. Ma quali sono le principali richieste che possono essere rivolte a questo servizio di quartiere? Stando a quanto compare sulla pagina facebook dedicata, può trattarsi di ricerca di personale per lavori di manutenzione, baby sitting, e dog sitting, assistenza alla persona, o anche consulenze professionali di vario genere. 

Una pagina dunque molto utile da visitare periodicamente perché è qui che può avvenire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Il cosiddetto Portiere di quartiere è quindi colui che fa da filtro alle varie richieste che pervengono e che crea una rete tra persone per far sì che le richieste di aiuto trovino una risposta nel più breve tempo possibile. Stando al servizio di approfondimento, realizzato dalla testata “Italia che cambia” il servizio messo in piedi, quantomeno nel territorio di Genova, è così strutturato. Citando testualmente “Per lavorare con noi e per richiedere servizi bisogna essere tesserati. Associarsi ha un costo di 20 euro annui, detraibili”. Quindi una cifra per tutte le tasche che in contraccambio potrebbe tradursi in una riduzione dei tempi di risoluzione delle questioni di vita che chiunque può trovarsi a fronteggiare. Sapere quindi di avere una spalla su cui contare e per giunta nel proprio quartiere, non è cosa da poco.     

Di Maria Teresa Biscarini

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