Il più bell’addio

dal 7 al 12 febbraio 2023

Al Cometa Off di Roma

by Bruno Cimino

Sarà in scena al Cometa Off, dal 7 al12 febbraio lo spettacolo IL PIU’ BELL’ADDIO, testo e regia di Pierpaolo Palladino. Protagoniste: Beatrice Fazi e Marina Zanchi. Lo spettacolo è stato vincitore del Premio Calcante siad 2020. Le scene e i costumi sono di Alessia Sambrini e le musiche originali del maestro Pino Cangialosi.

Il rapporto fra una madre e una figlia e il loro quotidiano, fatto di piccole ripicche e di ricordi del passato. Questo lo spunto di partenza di uno spettacolo che ha per protagonista un legame intimo e indissolubile, una giostra divertente e drammatica costruita sul conflitto e la riappacificazione, nel tentativo di elaborare un lungo addio che si svela con l’inserto di telefonate esterne, tra realismo e immaginazione, lungo il solco tracciato dall’inscindibile dilemma fra la spietatezza della verità e l’opportunità della menzogna.

Pierpaolo Palladino mette a nudo l’esigenza irrinunciabile degli individui di comunicare anche oltre il limite della vita stessa, proprio in un tempo come quello attuale segnato da una pandemia che ci ha isolati e segregati in casa, rifugio e prigione delle nostre coscienze.

Angela non è mai riuscita a superare la figura materna e si identifica nel vittimismo della figlia negletta, ribaltando il suo senso di colpa in critica alla madre, suo perenne oggetto d’amore. La Madre, che in maniera speculare ha interiorizzato tale dinamica, istiga e al contempo schiva le reazioni di Angela, punzecchiandola proprio nei punti in cui è più suscettibile: il rapporto coniugale, la vita sociale, ma anche l’assennatezza del fratello Paolo e la stessa figura paterna, a cui la figlia si aggrappa nel ricordo. Un conflitto profondo e insuperabile che si manifesta nelle ripicche quotidiane e finanche divertenti, basate sul culto delle carte da gioco, l’urgenza delle bollette da pagare, l’olio con cui friggere le melanzane.

Su questo teatro delle recriminazioni che si dipana, seguiamo le due attrici con azioni che spesso contraddicono ciò che i personaggi stanno dicendo. Tale dinamica testimonia il contrasto tra lo sforzo del dire e quello del fare, laddove le parole, spesso aggressive, dissimulano ciò a cui fisicamente e ritualmente i due personaggi si stanno preparando, tra uno scontro e una riappacificazione, in un flusso di coscienza comune a entrambe, alla ricerca di un ultimo disperato chiarimento che prende sempre più i connotati di un addio definitivo.

“La vicenda si ambienta in un appartamento di due donne, madre e figlia. Il mobilio dignitoso seppur datato suggerisce un’atmosfera tipica degli interni italiani senza tempo. La scena è circolare: come in quelle palle di vetro che se le giri scende la neve insieme a quei piccoli lustrini che galleggiano nell’acqua. È la “casa di mamma” con il pavimento alla veneziana”.  (dalle note di scena di Alessia Sambrini).  

INFO

Teatro COMETA OFF 

Via Luca della Robbia, 47, 00153 Roma RM

06 5728 4637https://www.cometaoff.it/contatti/

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