Tra le numerose specie di uccelli limicoli, i falaropi sono tra i più particolari. Hanno infatti caratteristiche peculiari che li differenziano dalla maggior parte degli altri uccelli; la principale è lo scambio di ruoli nella coppia: infatti, durante la nidificazione le femmine lasciano ai maschi l’onere di covare, mentre loro vanno in cerca di prede. Per questo motivo, in tutte le specie di falaropi, le femmine nel periodo riproduttivo hanno un piumaggio più variopinto rispetto ai maschi che presentano colori più spenti, per essere meno individuabili nel nido. Un altro carattere unico tra i limicoli è il piede che presenta dita lobate, come nei rallidi (Folaga e Gallinella d’acqua).
I falaropi sono uccelli della famiglia degli Scolopacidae, un gruppo che comprende anche le Beccacce, e appartengono tutti al genere Phalaropus. Esistono 3 specie nel mondo: il Falaropo beccolargo (Phalaropus fulicarius), il Falaropo beccosottile (Phalaropus lobatus) – entrambe nidificanti in Europa – e il Falaropo di Wilson (Phalaropus tricolor).
In Italia, il Wilson, di origine americana, è accidentale, con meno di 10 osservazioni registrate, mentre le due specie europee sono rare ma regolari come migratrici e irregolari come svernanti, col Falaropo beccosottile più frequente del beccolargo.
Di dimensioni minuscole (il Wilson arriva al massimo a 24 cm di lunghezza per 44 di apertura alare), i falaropi sono frenetici nuotatori: rispetto agli altri limicoli che solitamente camminano nel fango e nell’acqua più o meno bassa, questi sono spesso osservabili anche nelle aree più distanti dalle rive di laghi e lagune ma anche nelle acque marine.
Daniele Capello