Interrogazione al Ministro dell’istruzione e del merito
Nella seduta del 9 gennaio 2024 è stata presentata una interrogazione a risposta in Commissione. Con l’interrogazione n. 5-01790 al Ministro dell’istruzione e del merito è stato sottoposto il seguente quesito. Il tutto ha preso le mosse, come dichiarato in premessa, dalle notizie di stampa relative alla situazione in cui da mesi versa il personale della scuola supplente in qualità di docenti e Ata. La questione sollevata attiene alla mancata ricezione degli stipendi dal mese di ottobre. “Dopo il pagamento di settembre 2023 – prosegue la domanda – non ne sono susseguiti altri. E il problema non è nuovo agli addetti ai lavori, che ogni anno si trovano a osservare la stessa situazione. “L’assenza di stipendio nei primi mesi scolastici sembra ormai una tradizione […]; in questi anni i ritardi superiori a uno o due mesi si sono verificati di continuo”.
Nonostante il Governo – prosegue il testo – abbia incrementato di 150 milioni di euro il fondo per il pagamento delle supplenze brevi e saltuarie con il decreto-legge n. 179 del 23 novembre 2022”. Ma c’è un ulteriore “ma”. “Ad oggi pare non sia stato fatto ancora nulla”. “Dal Ministro interrogato, lo scorso aprile, in sede di Consiglio dei ministri, era stato annunciato un sistema più snello per il pagamento veloce degli stipendi nell’ambito di 20 misure volte a sburocratizzare la scuola”. Tutto ciò premesso viene chiesto al Ministro interrogato se non ritenga opportuno spiegare le ragioni del ritardo nei pagamenti a docenti e personale Ata penalizzati da anni”. Il tempo continua a trascorrere e dalle notizie diffuse in rete il personale precario delle scuole continua a lamentare il mancato pagamento dei loro ratei stipendiali. Una categoria che tampona i vari buchi di organico e che consente il regolare espletamento delle mansioni scolastiche, ma sul lato diritti resta ancora una situazione di ingiustificato stallo.
Di Maria Teresa Biscarini