Il patrimonio del mare nella storia italiana

Questa sera, online, una nuova iniziativa culturale FRACH e Rotary mette al centro del dibattito il ruolo del Mare nello sviluppo della storia del nostro Paese.

Questa sera su piattaforma digitale, a partire dalle ore 21.00, una iniziativa di FRACHFellowship of Rotarians who Appreciate Cultural Heritage), che ha coinvolto il Rotary Distretto 2072 in collaborazione con la Lega Navale – Sezione di Cesenatico e AIAS Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza, avrà luogo su piattaforma digitale, nell’ambito dei “Venerdì in frach” sul tema: “Il patrimonio del mare nella storia della penisola italiana”.

Parteciperanno all’evento in qualità di Relatori: Francesco SantiPresidente AIAS, Marco TommasiPresidente Sezione Lega Navale Italiana di Cesenatico, Esperto Velista, Istruttore d’altura, è stato responsabile organizzazione della Scuola di vela storica Museo della Marineria di Cesenatico. Membro del Gruppo di lavoro congiunto RER, Ufficio Scolastico Regionale, LNI, In AIAS fa parte del gruppo tecnico specialistico “Mare”; e Roberto SammarchiSocio della Lega Navale, sezione di Cesenatico. Avvocato del foro di Bologna e Francoforte, fellow European Law Institute di Vienna nel gruppo di lavoro sull’ambiente. In AIAS fa parte dei gruppi tecnici specialistici “Sostenibilità” e “Mare.

Naturalmente saranno presenti i referenti FRACH: Armando Caroli, Presidente Team Italia 4 (Emilia-Romagna, Repubblica di San Marino, Marche, Umbria e Toscana) e Giovanna Mastrotisi, Presidente Internazionale FRACH.

Giova ricordare che lo scopo della fellowship FRACH è quello di promuovere l’amicizia e il servizio dei membri del Rotary di tutto il mondo accumunati dall’interesse per i Beni Culturali sviluppando un progetto di comunicazione e promozione della conoscenza e valorizzazione degli stessi.

L’associazione, che si offre quale vero e proprio circolo virtuoso si propone di far crescere la consapevolezza dei beni culturali come bene comune, diffondendo la conoscenza delle risorse artistiche locali nelle scuole e nelle comunità, coinvolgendo cittadinanza, enti ed istituzioni alle iniziative rivolte al territorio, favorendone la fruizione anche attraverso la promozione di progetti e interventi di conservazione e recupero dei beni culturali incentivando gli scambi a livello internazionale e di conseguenza lo sviluppo nei settori: turismo, cultura, artigianato, e tradizioni popolari.

In definitiva, l’idea è quella di diffondere un coinvolgimento competente ed appassionato nella salvaguardia e conservazione dell’espressione dei modi di vivere dell’essere umano, inclusi costumi, pratiche, luoghi, oggetti, espressioni e valori artistici assicurando un futuro migliore al patrimonio culturale dell’umanità.

In questo senso non si può non rimarcare come il Mare abbia da sempre rappresentato un enorme patrimonio di sapienze sviluppate dalle diverse comunità umane che sul mare nel mare hanno tratto sostentamento e ricchezza, finanche svago nei tempi moderni.

Tanto più in Italia dove con oltre 8.000 Km di coste; 645 comuni costieri marittimi fra cui diverse, uniche, città d’arte e di storia (Napoli, Palermo, Catania, Genova, Venezia, Ravenna, Bari, Ancona, solo per citarne alcune), il mare ha rappresentato un incredibile volano di sviluppo veicolando esperienze diverse e promuovendo lo scambio culturale fra le genti e i popoli di territorio anche lontani.

Un patrimonio che non è solo legato alla marineria e all’arte della navigazione, ma anche alle sapienze artigianali, alla gastronomia, all’architettura e alla ricerca verso quella sempre “nuova frontiera” che è il nostro Mare.

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