Tre milioni di anni fa la temperatura della Terra era più alta di circa 4 gradi e nell’Antartide c’erano gli alberi. Questo perché eravamo nel Pliocene e la quantità di CO2 nell’atmosfera era molta di più rispetto ad oggi. O almeno rispetto a qualche anno fa. Ad Aprile 2019, infatti, il pianeta Terra ha raggiunto di nuovo la quantità di anidride carbonica nell’aria di tre milioni di anni fa.
La ricerca che ha rivelato questo risultato è stata effettuata dall’Istituto Postdam, in Germania, ed ha praticamente allarmato tutto il pianeta. La sintesi estrema è che ora c’è la più alta concentrazione di CO2 degli ultimi 3 milioni di anni, quando il pianeta Terra era un posto poco ospitale per noi. Per la precisione, anzi, ci troviamo nella stessa situazione del periodo che va dai 2,6 ai 5,3 milioni di anni fa.
Ghiacci inesistenti (la Groenlandia, all’epoca, era una verde e ridente terra, così come l’Antartide, ricca di alberi e vita), acque il cui livello era di almeno 20 metri più alto, differente specie animali ad adattarsi all’ambiente. La situazione, insomma, non solo era molto diversa, ma era poco ospitale specialmente per una specie: la razza umana.
Ed è la stessa razza umana che non solo ha provocato questi cambiamenti, che la danneggiano, ma che non sembra voler cambiare modo di fare. Oltretutto, a peggiorare la situazione rispetto al passato, c’è il fatto che la temperatura continua a salire molto più rapidamente, tanto che entro il 2100 è previsto un aumento di 4°C rispetto ad oggi, nel caso non si faccia nulla dal punto di vista delle politiche ambientali.
Un cambiamento che può sembrare minimo, ma che potrebbe non solo stravolgere il nostro modo di vivere, ma l’attuale situazione e vita sul pianeta. Considerato che, rispetto a mezzo secolo fa, la temperatura si è quasi alzata di 1°C, immaginate cosa possano fare 4 °C in più.
Domenico Attianese