Il mondo che controlla le “Fake News” ha ancora un futuro?

L’interrogativo al centro di un evento del Festival del Giornalismo.

“Il fact-checking ha un futuro?”. Questo è l’interrogativo titolo dato ad un evento del Festival Internazionale del Giornalismo in programma per sabato 20 aprile 2024. La location dell’appuntamento in linga inglese, previsto anche in live streaming e on demand, è presso il Centro Servizi G. Alessi nel centro storico di Perugia. L’orario programmato va dalle ore 15:00 alle 15:50. Il motivo che sta alla base di una scelta tematica del genere si rintraccia nella pagina di presentazione. Citando testualmente “non ci sono mai state così tante organizzazioni di verifica dei fatti in tutto il mondo, eppure la disinformazione prospera ancora”.

“E quindi?” verrebbe da replicare. La prospettiva che viene ventilata tra le righe potrebbe essere quella di dare una marcia diversa a questa operazione di verifica della veridicità delle notizie, perchè questa è la versione italiana dell’espressione inglese “fact checking”. C’è quindi chi propone d’imprimere una forma più divertente, breve, e perché no provocatoria, a questa attività che va di pari passo con le cosiddette “fake news”, ovvero notizie false. Anche se si deve partire da un assunto che la verità non è mai assoluta, fatta cioè di bianco e nero netti, quanto di infinite sfumature di tonalità grigie. Ed ancora: cosa fanno le grandi piattaforme in tutto questo? Modererà l’incontro Marie Bohner della Agence France-Presse . Interverranno Lucas Graves Professore di Giornalismo, Lee Mwiti direttore di Africa Check, Shayan Sardarizadeh giornalista presso BBC Verify, e Tai Nalon cofondatrice e direttrice di Aos Fatos 

Di Maria Teresa Biscarini

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