Il mondiale di Zurigo incorona Tadej Pogacar

Eddy Merckx 1974, Stephan Roche 1987, Tadej Pogacar 2024. Sono questi gli unici corridori a conquistare nello stesso anno Giro d’Italia, Tour de France e Mondiale in linea. L’edizione 2024 dei campionati del mondo di ciclismo su strada ha visto scrivere una nuova pagina di storia da parte del campione sloveno che ormai inanella record su record, compreso l’attacco a 100 km dal traguardo, roba da ciclismo del dopoguerra. Il percorso del mondiale di Zurigo ha mantenuto le promesse di spettacolarità in tutte le gare con un tracciato nervoso e ricco di saliscendi, senza la salita alpina ma con numerosi strappi che accumulano fatica nei muscoli. Da segnalare anche le vittorie a cronometro di Grace Brown e Remco Evenepoel, chehanno bissato l’oro olimpico e il secondo mondiale consecutivo in linea al femminile per Lotte Kopecky. 

Purtroppo è stato anche teatro di una tragedia, la morte della diciottenne elvetica Muriel Furrer, dovuta alla caduta nella gara juniores e probabilmente al ritardo nei soccorsi.

A livello di risultati è stato un discreto mondiale per l’Italia nel complesso: il titolo mondiale dello Juniores Lorenzo Finn nella gara in linea, l’argento di Filippo Ganna nella cronometro elite, i tre bronzi ottenuti da Elisa Longo Borghini (linea elite), Edoardo Affini (crono elite) e dalla Staffetta mista. Come purtroppo previsto, la gara più attesa, quella maschile elite vinta da Pogacar ha visto gli italiani poco protagonisti col solo venticinquesimo posto di Giulio Ciccone. Ci si consola con la grande prova del diciottenne Lorenzo Finn, speranza per il futuro che ha vinto la sua gara juniores in modo “pogacariano”, attaccando a 60 km dal traguardo da solo e, ripreso da tre avversari 24 km dopo, ripartendo nuovamente in solitaria per altri 20 km verso il trionfo.

Daniele Capello

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