Il Martin pescatore

È piccolo e sta spesso nascosto lungo le rive erbose, ma quando è in volo non passa inosservato. Il Martin pescatore (Alcedo atthis) è uno degli uccelli più colorati della nostra fauna, ambita preda di numerosi fotografi che passano anche ore in appostamento per ottenere numerose immagini. 

Il suo dorso blu elettrico con riflessi verdastri fa contrasto con le parti inferiori tendenti all’arancione. Così che sia posato di schiena o di fronte è sempre facile da individuare anche quando si ferma su qualche posatoio, naturale o spesso artificiale a uso di birdwatcher e fotografi. Maschi e femmine adulti sono pressoché identici a livello di piumaggio: differiscono per il colore del becco, tutto nero nei maschi, mentre le femmine presentano dell’arancione sulla mandibola. I giovani e immaturi invece hanno un piumaggio meno brillante e tendente al verdastro. Il becco decisamente grosso e appuntito serve per la cattura delle loro prede, prevalentemente pesci di piccola taglia, da cui il nome. In Italia la specie è presente un po’ ovunque al nord e centro, nelle aree planiziali e collinari, lungo i corsi d’acqua, che siano fiumi o laghi ma anche lungo i litorali marini. Per nidificare scava dei tunnel elaborati nelle sponde sabbie e terrose. 

Nella checklist delle specie italiane, recentemente si è aggiunta una nuova specie di questo gruppo della famiglia degli Alcedinidae. Nel novembre 2014 in Puglia (Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento) è stato osservato per alcuni giorni un individuo di Martin pescatore bianco e nero (Ceryle rudis), specie di origine africana subsahariana e del Sud Est asiatico. Osservato fino a metà aprile, è stato certificato come la prima osservazione italiana della specie.

Daniele Capello

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