Il Marocco fa la storia per l’Africa ai Mondiali

Non hanno vinto il trofeo ma la squadra che ha fatto più parlare di sé in questo mondiale é stato il Marocco. La prima storica semifinale per una squadra africana é stata l’impresa più grande di questa kermesse qatariota che é stata un’edizione anomala sia per il calendario che per la location. E non poteva che essere una nazione di lingua cultura araba a conquistare il titolo di rivelazione di Qatar 2022 in cui la delusione principale é stata proprio squadra di casa, unica a chiudere a quota zero punti insieme al Canada. 

Sorpresa sì ma fino ad un certo punto se si considera la squadra a disposizione del CT Walid Regragui, in carica solo dal 31 agosto di quest’anno. Un solo calciatore che gioca in patria, la maggior parte della rosa nata e cresciuta in Europa, soprattutto calcisticamente e alcune individualità di primo livello come Hakimi (PSG ed ex Inter), Ziyech (del Chelsea, talentuoso ma discontinuo), En-Nesyri e i centrali Saiss e Aguerd oltre al portiene Bono, il migliore del torneo. Se il girone vinto poteva essere interpretato come una mancanza da parte di Croazia e Belgio, le vittorie su Spagna e Portogallo hanno dimostrato il valore e la qualità della squadra, soprattutto a livello difensivo (un solo gol subito su autorete, fino alle semifinali). Più che un miracolo quindi un lavoro serio e importante anche della federazione che ha costruito una rete di osservatori per scovare i migliori talenti con doppio passaporto in giro per l’Europa e ha convinto molti di loro, cresciuti nelle giovanili di nazionali europee, a scegliere la nazionale marocchina. 

Il tempo dirà se questa nazionale resterà ad alto livello o meno ma l’impresa potrebbe dare la scossa a tutto il movimento calcistico africano (che per la prima volta ha ottenuto almeno una vittoria per ogni squadra partecipante) che da anni aspetta il salto di qualità definitivo a livello mondiale.

Daniele Capello

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